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Sport, Attualità

Siamo fuori: è buio per l'Italia

Il peggior mondiale di sempre e così si torna a casa

Quattro gol fatti e cinque subiti, due pareggi, una sconfitta e l’ultimo posto del girone con soli 2 punti. E’ questa la storia del nostro Mondiale. Un campionato del Mondo che già, in molti, hanno ribattezzato “... della vergogna!” Non è, infatti, solo l’essere usciti anticipatamente a bruciare (anche se è successo a danno di Nazionali che, almeno sulla carta, erano molto inferiori rispetto a noi), quanto, piuttosto, come questa eliminazione sia arrivata. Nelle uniche tre partite giocate la squadra, o per meglio dire le diverse squadre schierate dal ct Marcello Lippi, sono sembrate un corpo estraneo rispetto all’importante competizione che le vedeva impegnate e dove vi sono arrivate da campioni in carica. Senza gambe, anima e cuore, i giocatori, fatta eccezione per alcuni (ci riferiamo a chi è entrato in campo nel finale di partita con la Slovacchia e a chi non ha avuto neppure una possibilità di calcare il terreno di gioco), in confusione totale Lippi ed i cosiddetti ‘veterani’, coloro che avrebbero dovuto essere i trascinatori del gruppo (sempre se di gruppo si può parlare...). Almeno stavolta, però, vogliamo evitare di fare le pagelle, sarebbero troppo cattive. Ci limitiamo, invece, a fare una semplice considerazione. A poche ore dall’inizio del nostro Campionato del Mondo il ct Lippi aveva dichiarato che se le cose fossero andate bene non tutti avrebbero avuto l’onore di salire sul carro dei vincitore, come era accaduto quattro anni fa in Germania. Quello che oggi quindi ci chiediamo, in considerazione di quanto successo, è: non sarebbe, forse, stato meglio che a scendere dall’ormai famoso carro fosse proprio lo stesso tecnico Azzurro. E con lui anche alcuni calciatori e qualcuno della Federcalcio. Magari il finale sarebbe stato ben diverso...

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