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Salute, Attualità, Storie

Mattia e il Covid da 'paziente 1'

I lunghi e difficili mesi di battaglia contro il Coronavirus e, poi, il rientro a casa e quel nuovo inizio. Abbiamo incontrato Mattia, il 'paziente 1' di Codogno.

La voce che, inevitabilmente, si mischia con i ricordi. Il primo, come lo definisce "E' qualcosa di terribile", anche se, ci tiene a precisarlo, "Il risveglio, a livello mentale, non è stato dal Covid; non sapevo quello che stava succedendo, per me era un'influenza e solo poi ho scoperto quale fosse la realtà". Mattia, il 'paziente 1' di Codogno, oggi ha ripreso a pieno la sua vita, ma certo è che niente e nessuno potranno mai cancellare quei momenti. Tre settimane di terapia intensiva, quindi il trasferimento in reparto e, infine, il rientro a casa, dove con grande forza di volontà, tenacia e impegno si è riconquistato la quotidianità. "Sono stati giorni strani - racconta - Non ero a conoscenza di ciò che accadeva all'esterno. Gli unici contatti che avevo, infatti, erano con il personale sanitario che mi aveva in cura ed era, appunto, da loro che mi arrivavano alcune informazioni. Diciamo che mi sono reso conto della vera e propria situazione soltanto una volta che mi hanno dimesso". Il lungo periodo di ricovero, insomma, qualche notizia che, un po' alla volta, giungeva e gli altri pazienti che, nel frattempo, purtroppo aumentavano, fino a quando ha potuto, finalmente, lasciare l'ospedale. "Davanti a me c'era un traguardo bellissimo che mi aspettava - afferma - Doveva nascere mia figlia e non volevo per nulla perdermi quegli istanti. Così ho lavorato con tanta determinazione e attenzione per rimettermi in piedi il prima possibile e ce l'ho fatta. Una gioia e un'emozione immensa poterla tenere tra le braccia". Un simbolo di speranza dopo i mesi bui e complessi; un nuovo inizio per lui e per la sua famiglia, ma più in generale per l'intera comunità di Codogno e per tutti. "A chi mi chiede un messaggio da dare - conclude - Beh... non ne ho uno in particolare. Dobbiamo venirne fuori completamente, comunque vedo che i numeri, almeno in Italia, sembrano favorevoli, per questo dico di cercare di andare avanti allo stesso modo, seguendo le misure e le indicazioni che ci vengono fornite e mantenendo i giusti comportamenti".

IL LUNGO RICOVERO E, POI, IL RITORNO ALLA VITA: MATTIA SI RACCONTA

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