In tutte queste aree si potrebbero facilmente superare i 300mm nelle 24 ore , addirittura nel verbano si potrebbe andare oltre i 400mm.
La giornata di Venerdì sara' probabilmente la piu' difficile su parte del Nord-ovest. In particolare tra alto Piemonte-Lombardia e tra Liguria occidentale-francia di confine e tra liguria orientale-alta toscana-emilia di confine.
In tutte queste aree si potrebbero facilmente superare i 300mm nelle 24 ore , addirittura nel verbano si potrebbe andare oltre i 400mm.
Si tratta di quantitativi di pioggia ingenti che potrebbero portare una rapida saturazione del territorio con elevato rischio di frane, allagamenti e nella peggior dell'ipotesi anche delle esondazioni.
Vi invitiamo quindi a far massima prudenza in queste zone nei prossimi giorni. Tutto questo sarà accompagnato inoltre da una forte ventilazione meridionale.
Ecco le indicazioni di Marcello Mazzoleni di Meteo Sincero
"Tra oggi e domani assisteremo nuovamente al più classico dei passaggi perturbati che da milioni di anni per ragioni orografiche vedono le zone tra Valle d'Aosta, Piemonte, centro-ovest Lombardia, Liguria ed Emilia occidentale maggiormente esposte agli accumuli di pioggia portati dall'impatto delle umide correnti portanti di matrice mediterranea sui contrafforti alpini ed appenninici, i quali fungono da sbarramento orografico favorendo così il riversamento al suolo sottoforma di pioggia degli ingenti quantitativi di vapore acqueo contenuti nelle medesime masse d'aria.
Certo di fare cosa gradita, individuo qui di seguito le aree che tra domani sera e la mattinata di sabato riceveranno i maggiori apporti precipitativi qui in zona, espressi in litri di pioggia per metro quadrato di superficie:
- Alpi e Prealpi occidentali fra torinese, canavese, biellese, vercellese, valli ossolane, Liguria centrale e di levante, rilievi e valli dell'alta Toscana, alte valli dell'astigiano, dell'alessandrino, dell'Oltrepò pavese, del piacentino e del parmense, pedemontane piemontesi e lombarde occidentali (fino a 150/200);
- alte valli del Verbano, del Canton Ticino e Mesolcina (fino a 250/300);
- colline novaresi, varesotto, comasco, Brianza (fino a 120/150);
- Lomellina, medio-alte pianure del novarese del milanese (fino a 60/90);
- bassa pianura lombarda e colline dell'Oltrepò pavese (fino a 40/60).
Se sui rilievi e zone adiacenti come sempre accade le precipitazioni saranno perlopiù continue e intervallate solo da brevi pause. Invece, mano a mano che si scende verso la medio-bassa pianura e l'Appennino le pause tra una fase piovosa e quella successiva saranno più prolungate, anche con spazi soleggiati o stellati a seconda degli orari nei momenti in cui la nuvolosità sarà meno compatta. Anche questa situazione è tipica di queste configurazioni con correnti portanti in quota molto tese.
Per quanto riguarda la neve, il limite su Alpi e Prealpi tra est Piemonte, ovest Lombardia e Canton Ticino scenderà dagli iniziali 2400/2700 metri di giovedì e venerdì, ai 1500/1800 di sabato, con accumuli complessivi di neve fresca anche localmente prossimi al metro al di sopra dei tremila metri di quota sulle Alpi di confine entro sabato. Successivamente, tra sabato pomeriggio e domenica, se in pianura il soleggiamento si alternerà alle nuvole, con solo brevi occasioni per precipitazioni fra tardo pomeriggio e sera di domenica, sui rilievi e zone adiacenti vi saranno ancora precipitazioni a tratti, con neve fin verso i 1300/1600 metri sia su Alpi e Prealpi che in Appennino ligure ed emiliano.
Tornando qui da noi, entro domenica il livello del lago Maggiore salirà di almeno 70/90 cm rispetto a quello attuale solo per l'apporto delle precipitazioni, ai quali si aggiungeranno ulteriori 20/40 cm dovuti all'inevitabile rilascio di acqua dai bacini idroelettrici in territorio elvetico, portandosi a complessivi 90/130 cm al di sopra al livello attuale e raggiungendo il livello di piena ordinaria.
Come ho avuto modo di ripetere spesso, per fortuna che a fine estate/inizio autunno il livello del lago parte basso, dopo aver garantito l'irrigazione e le pratiche agricole su un vasto territorio tra Sesia e Adda grazie ai canali artificiali scavati nel corso dei secoli. Infatti, le piogge in arrivo nei mesi successivi lo riempiono da sempre fino ai limiti e purtroppo di tanto in tanto anche oltre la soglia di esondazione. Se il lago fosse tenuto alto anche in estate, già tra pochi giorni saremmo già qui a contare i danni alle attività economiche e alle comunità dei paesi rivieraschi, visto che il lago da sempre incute timori quando è alto e non ha mai preoccupato quando è basso.
Il mio invito personale da semplice appassionato della materia - in questi casi di severo maltempo - è di prestare prudenza in prossimità dei corsi d'acqua e nelle zone notoriamente censite a rischio dissesto idrogeologico e soprattutto di attenerci scrupolosamente agli avvisi e alle norme di comportamento che sicuramente saranno diramati dalla protezione civile nazionale e regionale - le uniche autorizzate ad emetterli - sia per le piogge, che per il vento forte e le mareggiate che coinvolgeranno le regioni settentrionali tirreniche. Ricordo che le zone d'Italia che riceveranno i maggiori apporti, oltre a quelle sopra indicate tra venerdì e domenica, saranno anche tutto l'arco ligure, l'alta Toscana e le Prealpi venete e friulane. Non a caso, tutte queste zone sono tra quelle che in Italia da sempre ricevono le maggiori precipitazioni, a segno che - come dicevo sopra - si tratta proprio di una situazione classica per le nostre zone".