Domenica 27 settembre al Pollaio Motor Ranch di Corbetta è andato in scena un evento dedicato ovviamente al fuoristrada. Un momento di emozioni e divertimento.
Domenica 27 settembre al Pollaio Motor Ranch di Corbetta è andato in scena un evento dedicato ovviamente al fuoristrada. Sulla pista corbettese, infatti, si è svolta una festa dedicata alle moto che hanno fatto la storia dei Marathon Rally come la Parigi Dakar e il Rally dei Faraoni. Storia rappresentata dalle moto e dalle repliche di alcune di loro che hanno fatto luccicare gli occhi di molti appassionati. Cagiva, Honda e Gilera le più rappresentate insieme a molte moto vintage che per l’occasione sono state portate a girare sul tracciato dai rispettivi proprietari. Una festa che però aveva un nobile fine, quello di presentare ufficialmente il CER Lombardia (Coordinamento Escursionisti su Ruote Lombardia); un gruppo che vuole diffondere un messaggio di Legalità, Educazione, Buonsenso ed Aiuto a tutti coloro che amano percorrere le strade a fondo naturale. Nato prima come gruppo su Facebook nel 2019 e poi da gennaio diventa una Associazione a tutti gli effetti. L’obiettivo del CER è anche quello di sensibilizzare le istituzioni sulle tematiche che riguardano le discipline escursionistiche oltre che offrire un aiuto al territorio, quello su cui si transita, per migliorare la convivenza reciproca con tutti gli utenti dei sentieri oltre che con la natura. Un ideale sposato dal Pollaio Motor Ranch che grazie all’organizzazione di Andrea Cristofori e Mauro Lardini, con la collaborazione di Davide Rota, hanno messo in piedi un evento prestigioso e reso ancora più importante grazie alla presenza di alcuni Piloti che davvero hanno affrontato le sabbie africane con le loro ruote artigliate. Roberto Mandelli, Claudio Terruzzi e Giuseppe Macchion, questi ultimi ci hanno regalato anche la possibilità di vederli in sella, sempre disponibili con tutti gli appassionati presenti, tra cui anche l’ottuagenario Pilota Luciano Caviggioli che non ha voluto mancare, ovviamente in moto, ad un saluto agli amici, tutti sensibili e favorevoli alle tematiche portate avanti dal CER che vuole provare a togliere la nomea ai fuoristradisti di fuorilegge e nemici dell’ambiente operando proprio nella direzione della legalità e del rispetto, valori che se tutti gli utenti dei sentieri e gli amanti del fuoristrada applicassero renderebbe molto più semplice il lavoro dell’associazione.
Moto e fuoristrada nel segno della diffusione di un messaggio positivo che potrebbe far convivere pacificamente tutti gli amanti della natura. Un passo è stato fatto, è solo l’inizio, speriamo di una lunga strada di successo.