Prima una lettera al sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Sala, ora una al governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Prima una lettera al sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Sala, ora una al governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Susanna Biondi, sindaco di Busto Garolfo, invita i suoi concittadini ad aggiungere un ulteriore tassello alla battaglia contro la realizzazione della discarica nel Parco del Roccolo con un progetto portato avanti dalla società Solter. E li esorta a metterci lo stesso pieno di entusiasmo e determinazione mostrati nel rivolgersi al primo cittadino milanese. ""Vi proponiamo di collaborare con altrettanta partecipazione alla seconda fase". E la seconda fase consiste nell'invio di una lettera dai contenuti chiari al presidente lombardo: "La ditta Solter - vi si legge - ha iniziato i lavori di approntamento per la realizzazione della nefasta e inaccettabile discarica di rifiuti speciali alla quale, da anni, il territorio compatto si oppone con forza, in pochi giorni noi cittadini abbiamo visto drammaticamente sparire gran parte della vegetazione cresciuta nel corso di decenni e in cui hanno trovato casa anche specie protette come il tarabuso e il cervo volante, un habitat naturale di grande rilevanza anche dal punto di vista della biodiversità che l territorio ha inteso tutelare attraverso l'istituzione di un Plis". A Fontana gli estensori dell'appello chiedono che "Regione Lombardia proceda finalmente e con urgenza ad approvare importanti piani, atti e normative di propria competenza inerenti alla gestione di cave e rifiuti", E questo, proseguono, nella consapevolezza che "L'attuale legge regionale sulla gestione dei rifiuti e le altre pertinenti normative non tutelano in alcun modo il nostro territorio, così come tutti gli altri Plis , i corridoi ecologici e molte altre aree rilevanti dal punto di vista ambientale, ecologico e della biodiversità". Insomma, l'appello degli oppositori al progetto di Solter è per un deciso cambio di passo nella gestione del discorso rifiuti. Gli estensori della lettera battono il chiodo in modo particolare sull'approvazione di quel piano cave che, sottolineano, "cambierebbe la destinazione delle cave in oggetto in cave di recupero impedendo quindi futuri progetti di discarica". Un piano la cui approvazione spiegano, non può ormai subire ulteriori rimandi. "Signor presidente non c'è più tempo per le promesse - concludono - le chiediamo di intervenire una volta per tutte salvando un polmone verde della nostra Regione da questo scempio, dimostrando finalmente come le istituzioni,quelle definite superiori rispetto ai nostri inascoltati comuni, non siano entità lontane e incuranti della volontà della popolazione, ma qualcosa di presente a fianco dei cittadini e dei territori e attente alla salvaguardia dell'ambiente e della salute".