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Inchieste, Territorio

Caldè... la Portofino del lago

Un luogo che, subito, cattura le attenzioni di chi arriva. La frazione di Castelvaccana e quella voglia d'estate, dopo i mesi di emergenza Coronavirus e lockdown.

La chiamano la Portofino del lago Maggiore e, in fondo, non è difficile capire il perché di questo nome. Bastano, infatti, pochi istanti passeggiando tra le piccole vie e la piazzetta oppure osservando l'orizzonte per essere, subito, rapiti da quel senso di pace e relax. E' appena cominciata la giornata quando arriviamo a Caldè, frazione del Comune di Castelveccana, e le immagini che si presentano davanti ai nostri occhi sono più di una: c'è chi è seduto ai tavolini di un bar, chi, ancora, sta sistemando gli ultimi dettagli prima di entrare in acqua per un giro in canoa, in motoscafo o in barca, chi, invece, è intento a pescare e chi, infine, preferisce una tranquilla passeggiata sul lungo lago. La voglia d'estate, insomma, è tanta e la si percepisce scrutando i singoli angoli del territorio ed anche scambiando 'quattro chiacchiere' con le persone incontrate. Le parole chiave, alla fine, sono sì attenzione (ricordando i lunghi e difficile mesi di emergenza Coronavirus e di lockdown), ma, contemporaneamente, pure tranquillità e desiderio di vivere a pieno un luogo che, con le sue caratteristiche e bellezze, sa regalare grandi emozioni.

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