In piazza don Rino Villa ad Inveruno. Il progetto murales rientra in un percorso di arte partecipata del noto artista Cristian Sonda, che ha voluto dar voce a coloro che durante i mesi di lockdown sono stati dimenticati e un po' abbandonati nelle loro camerette.
Sui muri di piazza Don Rino Villa a Inveruno sono comparsi dei murales. No, niente atti vandalici, ma al contrario, delle opere di riqualificazione del paese e, soprattutto, di arte terapia per i ragazzi che hanno frequentato il campus estivo. “Il progetto murales rientra in un percorso di arte partecipata del noto artista Cristian Sonda – spiega il sindaco Sara Bettinelli – Il quale ha voluto dar voce a coloro che durante i mesi di lockdown sono stati dimenticati e un po' abbandonati nelle loro camerette. Mediante l'arte, si è provato a dar loro la possibilità di esternare il percepito, traducendolo in un'idea rappresentata su un muro, frutto delle proposte dei ragazzi del campus che, in piccoli gruppi e in sicurezza sotto la supervisione dell'artista, hanno partecipato alla realizzazione dell'opera”. “Il progetto è uno dei miei di Arte Partecipata, il mio cavallo di battaglia che proprio nel Covid vede il suo nemico naturale – racconta Cristian Sonda – Eppure siamo partiti, eccoci qui! L'obiettivo? Prendere coscienza di quanto appena trascorso e guardare al futuro con positività, ripartendo dai giovani con i giovani”. “L'idea dell'iniziativa è stata condivisa dal dottor Maganzini dell'azienda Ma.Re, che ha contribuito coprendo il costo del progetto, mentre i muri sono stati dati in uso gratuitamente dai proprietari, privati cittadini – prosegue Bettinelli - In un periodo eccezionale, un regalo eccezionale lasciato alla nostra comunità. Gran parte del merito per essere arrivati alla realizzazione anche di questo progetto va al vice sindaco Nicoletta Saveri, che ringrazio”.