Diversi sacchi dei rifiuti abbandonati nei pressi di una delle tante fermate dell'autobus a Legnano. Uno spettacolo che, certamente, non è bello da vedere.
A prenderla con un pizzico di ironia, chè nella vita torna utile talora anche quello, si potrebbe dire questo: tardasse il pullman, loro non si annoierebbero né si irriterebbero un... sacco. O, se si preferisce declinare il tutto con il titolo di una telenovela, 'Anche i sacchi aspettano l'autobus'. Una fermata dei bus di Legnano, ma si potrebbe essere dovunque. Sacchi che circondano un palo contenenti chissà cosa, ma in fondo è relativo. Che, alla persona che dovesse fermarsi per attendere di poter prendere il suo autobus, proprio non devono suscitare una sensazione da quintessenza della gradevolezza. E la domanda esce dalla penna in modo spontaneo: vi è proprio bisogno di quel punto per poter lasciare i sacchi della spazzatura? Che poi, per carità, qualcuno passerà debitamente a ritirare, ma, posti in un punto nel quale persone, comprese magari mamme con tanto di bambini piccoli al seguito, attendono di salire sul pullman, non rappresentano certo un bel vedere e, forse, neppure un bel sentire, nell'accezione olfattiva del termine. Non che importi sapere a chi quei rifiuti appartengano, giacché potrebbero essere di chiunque. Ma qui sono in gioco rispetto per l'ambiente e rispetto per la persona che aspetta un servizio pubblico. E che magari della compagnia di quei sacchi farebbe volentieri a meno. Visivamente e olfattivamente. E per capirlo, forse, non occorrerebbe neppure un... sacco di ingegno.