"La provincia di Varese ha dei prodotti agroalimentari di nicchia che possono distinguersi sul mercato per la territorialità che esprimono e per la qualità riconosciuta anche dai marchi di denominazione d'origine protetta".
"La provincia di Varese ha dei prodotti agroalimentari di nicchia che possono distinguersi sul mercato per la territorialità che esprimono e per la qualità riconosciuta anche dai marchi di denominazione d'origine protetta: penso alle due Dop del miele e della Formaggella di Luino, ma anche ai vini Igt. È necessario fare rete per promuovere insieme questi prodotti certificati". Lo ha detto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. "La Regione - ha aggiunto Rolfi - è pronta a intervenire per sostenere progetti che arrivino dal territorio, anche in sinergia con la Camera di Commercio". "Varese - ha sottolineato - ha una delle tre Dop del miele italiane. Un settore fortemente distintivo che in questi anni sta subendo un calo della produzione a causa dei cambiamenti climatici. I nostri apicoltori stanno lottando anche contro i competitor stranieri che producono miele di bassa qualità e penetrano il mercato a prezzi bassi. In Lombardia si importano 4.700 tonnellate all'anno di miele per un valore di 15 milioni di euro, soprattutto da Ungheria, Cina e Francia. Per questo è necessario comunicare la qualità del nostro miele". "Il mese scorso - ha ricordato l'assessore - abbiamo modificato la legge regionale riconoscendo per legge l'apicoltura come attività agricola fondamentale per la conservazione dell'ambiente e istituendo un tavolo regionale ufficiale. Abbiamo siglato inoltre un accordo per dedicare a questa attività alcune aree boschive regionali". "Difendere le api - ha spiegato - significa difendere l'agricoltura e l'agroalimentare. Il 75% del cibo è frutto del loro lavoro di impollinazione e senza api non avremmo circa il 60% di frutta e verdura, così come migliaia di piante da fiore. In Lombardia - ha concluso Rolfi - abbiamo circa il 12% della produzione nazionale e la Regione intende tutelare i 6.000 apicoltori lombardi".