Grazie Maestro, nel triste giorno della tua scomparsa, hai consegnato la tua musica a una meravigliosa eternità.
“La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno...”. Così Ennio Morricone definiva la musica, e quel sogno che lui è riuscito a creare non si è spento con lui lunedì 6 luglio, ma è diventato immortale, privilegio di chi produce bellezza. Una musica, la sua, conosciuta in tutto il mondo. Autore di centinaia di brani di musica classica, nelle sue numerosissime colonne sonore egli sapeva, con la sua sensibilità, armonizzare le immagini della storia che il regista aveva scelto di raccontare con le note prodotte dalla sua immensa cultura musicale. Tutti hanno in mente la colonna sonora realizzata per Tornatore in ‘Nuovo Cinema Paradiso’ e le emozioni che riesce a regalare l’ascolto di ‘Mission’. Oppure le musiche di alcune canzoni mai dimenticate, come ‘Se telefonando’ di Mina, ‘Sapore di sale’ di Gino Paoli, ‘Here’s to You’ di Joan Baez, inserita nel film ‘Sacco e Vanzetti’, e ‘C’era un ragazzo...’ di Gianni Morandi, dove lui aveva realizzato gli arrangiamenti. Un vero signore è stato nella sua intensa vita, Ennio Morricone, fino ai suoi 91 anni, romano, credente, sempre disponibile, rimasto semplice nonostante i successi, con una nobiltà d’animo che lo ha contraddistinto anche in prossimità della sua fine, tanto da scrivere egli stesso il proprio necrologio, riservando l’addio più affettuoso alla moglie Maria, compagna di vita da 70 anni. Grazie Maestro, nel triste giorno della tua scomparsa, hai consegnato la tua musica a una meravigliosa eternità.