La storia di una coppia del varesotto di passaggio per punti di interesse locali.
Mia moglie si chiama ‘Pellegrino’, io ‘Festa’... possiamo dire di essere dei ‘pellegrini in festa’ lungo questo cammino”. Raccontano con ironia, la voglia di scoprire posti e persone nuove, due gentili coniugi del varesotto ci raccontano la loro esperienza lungo lo storico cammino del Lucomagno. “Per noi è la prima volta che facciamo un cammino di questo tipo - ci raccontano - però era da tempo che coltivavamo questo sogno. Avevamo letto su siti e giornali e siamo rimasti incuriositi, ora si è creata l’opportunità... ed eccoci in cammino”. Per loro la partenza è stata da Morazzone e Ponte Tresa, raggiungendo Varese, al Sacro Monte. Una piccola sosta a casa, abitando lì vicino, e poi la ripartenza. “Abbiamo attraversato zone molto belle, le più faticose verso le montagne, ma anche la pianura è affascinante - ci raccontano - oggi siamo partiti da Castellanza e pernotteremo a Boffalora, ma l’obiettivo è arrivare a Pavia entro cinque giorni”. Luoghi di cultura, di fede (come la Casa decanale di Castelletto di Cuggiono e l’Acquanera di Boffalora), vie d’acqua storiche ma anche alcuni ‘però’: “Ci dispiace molto come alcuni boschi, soprattutto nei posti più in fuori, siano pieni di rifiuti... è un peccato come la gente devasti così dei luoghi tanto belli, un’inciviltà che rende tristi”. Ma con l’entusiasmo di riprendere i propri passi, si guarda avanti... e così, “Buon cammino pellegrini!”.