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Attualità

Mercati nel 'caos': falliscono le banche e crescono i 'tassi'

Alcuni la definiscono la crisi più grave dal ‘29, ma certamente qualcosa di molto preoccupante sta scuotendo i mercati mondiali. Il fenomeno è ormai in atto da diversi mesi, ma se all’inizio vi fu il fallimento di alcune piccole banche americane per i così detti ‘mutui sub-prime’ sulle case, ora il male ha contagiato anche i più grossi colossi della finanza mondiale. “E’ una crisi senza precedenti - è il tono delle dichiarazioni - la peggiore dal ‘29”. In alcuni casi, la resistenza delle borse è stata data solo dal massiccio intervento statale dell’amministrazione americana. Un altro segnale forte, ma che difficilmente potrà completamente stabilizzare la situazione, lo si è avuto giovedì. Con un annuncio coordinato, Fed, Bce, Banca del Giappone, Banca d’Inghilterra e Banca del Canada hanno reso noto che serviranno il mercato con ben 180 miliardi di dollari di liquidità (importo che potrà salire fino a 267 miliardi da qui alla fine di gennaio). Non solo, in Gran Bretagna la banca Lloyds ha annunciato l’acquisto della disastrata Hbos, in difficile crisi e da giorni sotto scacco, travolta da vendite sempre più forti. A Wall Strett si dice che i periodi positivi siano quelli del ‘toro’, ma in questi mesi è ‘l’orso’ a dominare la scena. Con una paura degli investitori che non fa che peggiorare la situazione.

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