Un giro per Arona dopo il lockdown. La gente ha voglia d'estate e di riprendersi in mano la propria vita, dopo i lunghi e complessi mesi. C'è il desiderio di un po' di normalità.
Il lungolago è un 'via vai' di persone: ci sono giovani, adulti, anziani, ciclisti e famiglie con i bambini. La gente vuole riprendersi in mano la propria vita, dopo i lunghi e complessi mesi vissuti fianco a fianco con il Coronavirus e con il lockdown, e per farlo parte anche, appunto, dal lago e da Arona. C'è voglia d'estate e, soprattutto, di tranquillità, perché lo starsene chiusi in casa per settimane e settimane e i tanti sacrifici che si sono dovuti fare, inevitabilmente, hanno lasciato un segno in tutti quanti. E, allora, ecco che, non appena c'è un attimo di pausa dal lavoro e dai vari impegni (che, nel frattempo, sono ripartiti), si va alla ricerca qualche istante di relax e di svago. Una tranquilla passeggiata con gli amici, il marito, la moglie oppure la fidanzata e il fidanzato, ancora un aperitivo, un pranzo, una cena, un gelato o un giro tra i negozi: la parola d'ordine, alla fine, in queste giornate, è provare a lasciarsi alle spalle un inizio di 2020 davvero delicato e da qui, insomma, riconquistarsi almeno in parte quella normalità che, purtroppo, dalla fine di febbraio in poi è venuta meno. Si, certo, l'emergenza non è finita (i contagi, seppur in evidente calo, comunque continuano ad esserci) e le varie misure di sicurezza (in qualche caso più restrittive, in altri meno) sono sempre valide (distanziamento, mascherine e igienizzazione delle mani, solo per citarne alcune), ma, allo stesso tempo, è forte il desiderio di un presente e, si spera, pure di un futuro un po' più sereno. (Foto Eliuz Photography)