Nell’ambito dei percorsi trasversali e l’orientamento (PCT), il Liceo d’Arconate e d’Europa ha organizzato nei giorni tra il 15 e 22 giugno un 'project work' in lingua francese.
Nell’ambito dei percorsi trasversali e l’orientamento (PCT), il Liceo d’Arconate e d’Europa ha organizzato nei giorni tra il 15 e 22 giugno e per il secondo anno consecutivo, un ambizioso progetto di formazione internazionale per gli studenti. Sedici giovani allievi hanno preso parte a un 'project work' interamente in lingua francese, coordinato dalla Professoressa madrelingua Stéphanie Castoldi, allo scopo di favorire l’apprendimento di quelle che sono le possibilità, le difficoltà e soprattutto le esperienze che si è soliti affrontare nell’intraprendere un percorso lavorativo all’estero, dunque, in questo caso, in Francia. Tra le tematiche dibattute, due in particolare: in primo luogo non sono mancate le curiosità relative ai possibili problemi, che originano dal vivere in un paese straniero, come per esempio quella di far fronte agli stereotipi che tutt’oggi restano radicati o ai diversi stili di vita. In secondo luogo, hanno avuto ampia trattazione anche le questioni relative al mondo del lavoro, dunque alla mobilità ad esso connessa o alla struttura di un colloquio in lingua francese. Elemento chiave del progetto è stato l’approfondimento degli aspetti più commerciali della lingua transalpina. A testimonianza concreta di cosa comporti compiere il grande passo di aprirsi al mercato del lavoro estero, è stato presente, seppur in maniera virtuale, Matteo Ghiringhelli, importante e affermato sommelier italiano che ha costruito la sua carriera proprio partendo da un’esperienza di lavoro oltralpe. L’Atelier è stato molto apprezzato dagli studenti di Arconate, che hanno saputo misurarsi in primo luogo con un livello linguistico equivalente ad un madrelingua e, in secondo luogo, con la possibilità di fare un giorno esperienza in mondo del lavoro molto diverso da quello italiano. Anche il Dirigente Scolastico, Emanuele Marcora, si è detto particolarmente soddisfatto dell’iniziativa sottolineando come “una scuola aperta al territorio e di respiro europeo debba necessariamente avvalersi della collaborazione del mondo del lavoro, per offrire preziose lezioni di vita agli alunni del Liceo”.