I lunghi e complessi mesi di emergenza Coronavirus: ancora una volta la Protezione Civile di Turbigo ha risposto presente, per portare aiuto e sostegno alla popolazione.
Di situazioni, negli anni, ne hanno affrontate tante e mai si sono tirati indietri. Non lo hanno fatto nemmeno stavolta, perché loro sono così: quando il territorio chiama, eccoli, subito, pronti a rispondere presenti. Uomini e donne, per tutti i volontari del gruppo comunale di Protezione civile di Turbigo… un vero e proprio punto di riferimento anche in questi lunghi e complessi mesi di emergenza Coronavirus. “Il lavoro certo è stato tanto – raccontano – Ci siamo trovati a doverci confrontare con qualcosa che non si conosceva e, quindi, la difficoltà maggiore è stata proprio questa”. Un impegno e un’attenzione, insomma, costante e a 360 gradi quella messa in campo. “Diciamo che l’attività si è strutturata, principalmente, per portare aiuto e sostegno alle persone in quarantena ed ai cittadini anziani (ad esempio, la consegna della spesa o ancora portare i vestiti a chi era in ospedale, fino ad arrivare ai farmaci a domicilio, ecc…). Più che psicologicamente, il periodo si sentito dal punto di vista fisico. Tenete conto, infatti, che la nostra realtà non è numerosa, siamo 12 persone e, di queste, 10 erano attive dalle 8 alle 18.30/19 ogni giorno, a volte senza fermarsi neppure a mezzogiorno”. Sempre in prima linea, dunque, senza dimenticare che la situazione variava di momento in momento. “L’accavallamento di notizie è stata, forse, la difficoltà maggiore che abbiamo incontrato – ribadiscono – E’ stato, per alcuni versi, complicato far capire alla gente che cosa stava accadendo, che cosa sarebbe successo e, soprattutto, al momento della ripartenza dopo il lockdown, l’importanza di seguire le indicazioni e le direttive che ci venivano date”.
VOLONTARI: UN IMPEGNO E UN'ATTENZIONE A 360 GRADI