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Turbigo

Dieci persone segnalate e quattro denunce

Controlli della Polizia locale di Turbigo e Nosate sull'immigrazione clandestina

Dura azione di controllo e repressione della Polizia locale di Turbigo e Nosate nell’ambito del contrasto all’immigrazione clandestina. E’ notizia dei giorni scorsi, infatti, di una brillante operazione messa in campo dal comandante Fabrizio Rudoni e dai suoi uomini e che ha portato all’identificazione di circa una quarantina di persone, alla segnalazione di dieci cittadini di origine extracomunitaria ed alla denuncia di quattro italiani per favoreggiamento. Un’attività complessa quella portata a termine dagli agenti turbighesi, che hanno passato al setaccio l’intero territorio comunale, monitorando abitazioni e attività produttive, quali piccole fabbriche e laboratori artigianali, con appostamenti in borghese e grazie anche all’ausilio di apposite apparecchiature elettroniche. Entrando nel merito, come detto, sono stati circa una quarantina gli identificati (domiciali e residenti, soprattutto, nei paesi confinanti), di cui dieci segnalati con invito a presentarsi presso la Questura di Milano. A questi si aggiungono gli otto verbali amministrativi elevati per violazioni minori concernenti il testo unico sull’immigrazione e, in modo particolari, i quattro italiani denunciati alla Procura della Repubblica di Milano, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Uno di loro, un quarantenne, aveva, infatto ‘assunto’ alle proprie dipendenze un pakistano non perfettamente in regola con la necessaria documentazione relativa alla permanenza sul territorio dello Stato, mentre gli altri tre, rispettivamente di 50, 53 e 43 anni, al fine di favorire il rilascio del permesso di soggiorno ad altrettanti soggetti extracomunitari, presentavano dichiarazioni attestanti il falso, traendone, nel contempo, un profitto economico. “In tutti questi casi – ha spiegato il comandante Fabrizio Rudoni – ci siamo trovati di fronte a persone che, approfittando della condizione di semi clandestinità di alcuni cittadini extracomunitari, traevano profitto, sia diretto, con l’acquisizione di cifre in denaro (di anche mille euro), per presentare dichiarazioni attestando il falso, o indiretto, facendoli lavorare per pochi euro all’ora”. Tutta la documentazione acquisita è stata posta sotto sequestro ed allegata alla notizia di reato trasmessa alla Procura. “Ritengo – continua Rudoni – che per tale tipologia di reato necessiti di un vero e proprio nucelo di Polizia Giudiziaria della Polizia locale, con capacità investigative a carattere sovracomunale che, affiancando l’opera delle Forze di Polizia statali, possa monitorare, accertare e reprimere simili situazioni in più comuni contemporaneamente. Con azioni singole, infatti, il problema non viene risolto, ma solo spostato di qualche chilometro. Dall’inizio dell’anno abbiamo effettuato diversi controlli a tappeto, sia in orario diurno che durante la notte, per avere, così, una quadro dettagliato e preciso della nostra realtà”.

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