Canegrate e San Giorgio su Legnano insieme per proporre a ragazzi e famiglie un momento alternativo al tradizionale centro estivo non allestibile per motivi di sicurezza.
Il Covid-19 ha mandato a monte i progetti pianificati inizialmente. Ciò non toglie, però, che si possa andare "Un passo oltre". Quello stesso passo che, proprio con l'iniziativa così denominata, Canegrate e San Giorgio su Legnano propongono a ragazzi e famiglie come momento alternativo al tradizionale centro estivo non allestibile per motivi di sicurezza. "Le scuole e altre attività non hanno potuto riaprire - commentano nel presentare l'iniziativa le due realtà parrocchiali abbracciate nell'Unità Pastorale - abbiamo condiviso la fatica di non poterci neanche salutare nell'ultimo giorno di scuola, vorremmo tutti fare una corsa in avanti, non voltarci indietro e dimenticare tutto". La cosa essenziale, fanno capire le due parrocchie, è che l'attività educativa non subisca battute d'arresto. Ma perché questo possa avvenire, dicono, bisogna procedere "per passi". E il primo di essi consiste appunto nella messa in campo di alcune iniziative non riconducibili alla tradizionale tipologia di oratorio estivo ma comunque accattivanti e in grado di garantire uno spirito aggregativo sia pur nel rispetto delle regole imposte dal momento. "Forse arriveremo a vivere anche qualche settimana di oratorio estivo - ribadiscono sempre nella nota congiunta - ma in questo momento possiamo solo fare un passo oltre". Largo quindi a una pioggia di iniziative, dalle biciclettate ai giochi alle camminate con l'apporto gestionale di alcuni volontari che, per fortuna, non fanno mai mancare la loro presenza. Tutto ciò sarà portato avanti "per almeno cinque settimane" a partire da venerdì 26 giugno e fino al 24 luglio. "La nostra intenzione - spiegano le Parrocchie - è aiutare a uscire di casa, riprendere quella socializzazione che è stata compromessa;le fatiche economiche non ci sono indifferenti, vogliamo offrire qualcosa che sia alla portata di tutti". La finalità è quindi riaccendere quel lume dello stare insieme che il Covid-19 ha soltanto reso più fioco senza riuscire a spegnerlo, anzi, contribuendo a sviluppare in chi lo cerca una maggiore forza per riattivarlo a dovere. "Non vogliamo lasciarci a gruppetti - spiegano gliorganizzatori dell'iniziativa - abbandonati al randagismo dei parchetti, affaticati da troppe norme e quindi lasciati alla socializzazione della trasgressione". Momento di aggregazione, quindi, ma nel segno della responsabilità. Di una responsabilità che le giovani generazioni, in questa fase a piena emergenza, hanno dimostrato di possedere saldamente.