All'istituto superiore Torno di Castano Primo sono partiti, oggi, gli esami di maturità. Il protocollo adottato nella scuola castanese tranquillizza e riaccende un rito tanto atteso.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - E alla fine la scuola ha riaperto. Dopo tante incertezze, decreti, circolari, chiarimenti, disposizioni e protocolli, oggi è iniziata la maturità. Monca degli scritti, con tutti professori della classe senza i tanto temuti commissari esterni, superato il brivido di non trovare sufficienti presidenti di commissione, i ragazzi delle quinte superiori tornano oggi nella loro scuola vera, fisica, con i muri e le aule per sostenere l’Esame di Stato. I ragazzi all’Istituto Torno arrivano scaglionati, soli o con una persona fidata soltanto, e non in gruppo come si è abituati a vederli, dotati di mascherina, di autodichiarazione di non essere malati o in contatto con positivi al virus, seguono i percorsi obbligati e si preparano ad un colloquio d’esame che ricorderanno, come sempre si ricorda la maturità, ma consapevoli di stare vivendo tempi straordinari. La scelta dell’esame in presenza ha dispiegato importanti misure di sicurezza per questa prima riapertura degli Istituti scolastici: al Torno di Castano Primo si è proceduto alla sanificazione di tutti i locali sin dall’inizio dell’epidemia e per l’organizzazione è stato predisposto un protocollo di sicurezza che garantirà la tutela di tutti, personale e studenti, obiettivo prioritario del lavoro della dirigente scolastica dell’Istituto Torno, d.ssa Maria Merola. In questo ultimo periodo di attività lo studio e l’elaborazione di un protocollo in linea con le indicazioni ministeriali per creare sicurezza e serenità di lavoro è stato al centro dell’attenzione dei lavori del gruppo dirigente del Torno. Le commissioni d’esame sono state dislocate in entrambi gli edifici della scuola, gli ampi spazi a disposizione sono stati sfruttati per ottimizzare il necessario distanziamento, il personale è stato formato per la rilevazione della temperatura corporea di chiunque entri a scuola nel rispetto della privacy, nei locali è stata stesa la segnaletica per i percorsi da seguire e per le aree di lavoro da occupare una volta raggiunta l’aula. Per tutti sono state messe a disposizione mascherine e numerosi distributori di gel igienizzante per le mani. I docenti delle commissioni d’esame si sono riuniti lunedì per organizzare gli esami e il clima al Torno era sereno: professori e commissari al lavoro senza problemi e dopo un iniziale ricerca di confidenza con l’insolito scenario, tutto è proceduto come sempre, con riti e passaggi immutabili, anche durante una pandemia di dimensioni globali. I ragazzi, ancora una volta, sono stati informati del giorno fissato per il colloquio dal sito dell’Istituto, ma questa volta la direzione è stata di nuovo Castano, per incontrare un’ultima volta i loro professori, seppur in veste di esaminatori, nella loro scuola. Sono spaesati all’inizio, “strano e surreale, ma allo stesso tempo tranquillo” commenta Samanta entrando, emozionati come in tutti gli esami di ogni tempo. Discutono l’elaborato scritto che hanno preparato a casa e poi inviato alla commissione, commentano un testo di italiano, rispondono agli spunti predisposti dai commissari – quest’anno senza buste - riflettono sui percorsi di educazione civica, raccontano le loro esperienze di alternanza scuola-lavoro e poi l’esame è finito e nonostante i cambiamenti, l’inquietudine per la sicurezza, alla fine la gioia della conclusione, il sospiro di sollievo per aver superato anche l’ultimo scoglio è quello che proviene da tutti gli studenti in ogni tempo. Al Torno, con i sorrisi dei ragazzi che escono dai cancelli per un’ultima volta, è tornata un po’ di normalità.