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Territorio

Cinghiali: nel 2019, 128 incidenti

Cinghiali, l'assessore regionale Fabio Rolfi: "Nel 2019 in Lombardia ci sono stati 128 incidenti con 600.000 euro di danni all'agricoltura. Dobbiamo ampliare il contenimento".

“Dobbiamo ampliare il contenimento del cinghiale che sta distruggendo intere coltivazioni nelle zone pedemontane e non solo. Da Roma abbiamo sentito tante promesse in questi mesi, ma pochi fatti. La Regione Lombardia va nella direzione opposta: zero ideologia e tante azioni concrete per aiutare gli agricoltori colpiti. Nel 2019 in Lombardia abbiamo contato 128 incidenti stradali causati dal cinghiale e la Regione ha rendicontato 600.000 euro di danni causati da questa specie all’agricoltura”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi. Trend abbattimenti in crescita - “Nella stagione venatoria 2019/2020 – ha aggiunto Rolfi - in Lombardia sono stati abbattuti 9.200 cinghiali, ben 1.827 in più rispetto alla stagione precedente. Questi sono i numeri che dimostrano come la caccia di selezione sia efficace se sostenuta da norme avanzate e adeguate ai tempi. La caccia di selezione infatti è passata da 2.324 capi a 3.118. I cinghiali stanno mettendo in pericolo l’agricoltura e anche la sicurezza dei cittadini, basti pensare agli incidenti mortali che abbiamo registrato”. "La caccia di selezione – ha aggiunto - ripartirà a giugno mentre l'attività di contenimento è attiva, di competenza delle Province alle quali anche recentemente abbiamo sollecitato un’azione più incisiva". Lockdown condizione favorevole per fauna selvatica - “Il lockdown – ha sottolineato - ha favorito la proliferazione della fauna selvatica. Per questo abbiamo ritenuto necessario modificare la legge per concedere la caccia di selezione al cinghiale durante tutto l'anno anche con visore notturno”. “È una possibilità concessa dalla normativa nazionale – ha continuato - che vogliamo sfruttare per tutelare al meglio le aziende agricole e le comunità locali che stanno subendo i danni relativi alla presenza di questo animale. Attendiamo per martedì il via libera definitivo dal Consiglio”. “È tempo, però, che anche da Roma, dal ministro dell’Agricoltura in primis, arrivino risposte e non solo passerelle su un tema – ha concluso Rolfi - sul quale la politica nazionale non ha il coraggio di prendere responsabilità”.

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