Da mercoledì 20 maggio, a San Giorgio su Legnano, torna il mercato, non solo con i prodotti alimentari, ma anche con tutto il resto. Un nuovo passo verso la normalità.
Più che un insieme di bancarelle e di merci è una filosofia di vita. Un punto dove i cittadini si trovano non soltanto per fare acquisti, ma anche per raccontarsi la vita, esigenza che si avverte ora in modo particolare a causa della forzata assenza di socialità a cui il COVID-19 ha costretto. Il mercato comunale di San Giorgio, da mercoledì 20 maggio, spalancherà le porta sia ai generi alimentari sia a quelli non alimentari. E il sindaco Walter Cecchin, che già da tempo ha annunciato di voler mettere mano a un progetto volto a dare ulteriore smalto e vitalità al mercato, rivolge ai cittadini un invito preciso sulla sua pagina social: "Portate pazienza - dice - ma assolutamente dovete tornare a frequentare il mercato, gli ambulanti hanno bisogno di noi". E in quel bisogno di noi confluiscono certamente due componenti: quella economica legata al fatto che gli ambulanti, di quanto espongono e cercano di vendere, ci vivono, e quello della tradizione, aggiunto al discorso di una reviviscenza della socialità. Il periodo è però ancora quello che è, ergo il primo cittadino sangiorgese ha deciso di approntare anche un'ordinanza con cui dispone l'accesso regolamentato alle bancarelle: "Potranno entrare circa settanta persone alla volta, non si misura più la temperatura ma guanti, gel e mascherina obbligatori, vietati gli assembramenti e obbligatorio il distanziamento". Così soltanto il mercato potrà davvero diventare nuovamente un luogo di reciproco incontro da cui tutti hanno un potenziale vantaggio da trarre. Umano oltreché economico.