L'appello di don Antonio, della Parrocchia Beata Vergine Assunta di San Giorgio su Legnano, ai giovani in questo difficile e lungo periodo di emergenza per il Coronavirus.
Che sia stato riaperto è cosa in grado di fare felici tutti. La condizione, però, è che tale riapertura faccia rima con assunzione di senso di responsabilità nel viverla. Nelle parole del parroco della chiesa della Beata Vergine Assunta don Antonio Ferrario per i giovani che frequentano l'oratorio vi è un richiamo fraterno a coniugare divertimento e saggezza. "Cari ragazzi - scrive sul bollettino - da una settimana possiamo agire con maggiore libertà, vi ricordiamo che non vuol dire tutti liberi, purtroppo la pandemia, pur mostrando segnali di indebolimento, ci assilla ancora". Ed è esattamente, puntualizza il sacerdote della chiesa di via Roma, quanto alcuni giovani sembrano non avere capito a sufficienza o tendono a minimizzare: "Nella scorsa settimana - ricorda infatti - qualcuno circolava senza mascherine e senza la debita distanza". E in una realtà sociale e di elevata frequentazione come l'oratorio, va da sé che questo potrebbe essere elemento di generazione di scompensi: "E' pericoloso - spiega don Antonio - perché poi i contatti con i nonni potrebbero causare qualche problema". L'attenzione la si deve, insomma, a se stessi e ai propri coetanei, ma anche a quelle generazioni con i capelli bianchi che risultano le più esposte in considerazione dell'età anagrafica e di uno stato di salute spesso cagionevole. "Vi invitiamo dunque alla prudenza" - conclude il sacerdote di San Giorgio su Legnano. Nella consapevolezza che un momento gioioso come la frequentazione dell'oratorio non debba mutarsi in pericoloso.