Venezia al tempo del Coronavirus e del lockdown: vie, piazze e luoghi simbolo praticamente o quasi deserti. Una città intera avvolta da quello strano e insolito senso di vuoto.
La città dell'arte, della cultura e della storia. La città dei turisti e delle gondole. Ma, oggi più che mai, una città dove l'unico suono è quello del silenzio. Sembra tutto così surreale, eppure è realtà, perché, così come l'Italia intera, anche Venezia, ormai da settimane e settimane, si sta confrontando con l'emergenza Coronavirus e con il lockdown. Gli sguardi fissi là, sulla laguna, alla fine, si mischiano con le emozioni (tante, tantissime) e attorno uno strano e insolito senso di vuoto; in lontananza, poi, solo e soltanto i gabbiani, a far sentire la loro presenza, mentre nelle vie, nelle piazze e nei luoghi simbolo e caratteristici c'è praticamente o quasi il deserto. E' fermo e immobile, insomma, il capoluogo veneto. Una terra che da sempre racchiude bellezza, caratteristiche uniche e magia, adesso è tutta lì, in quegli scatti del nostro collaboratore e fotografo di Castano Primo, Franco Gualdoni. Immagini che raccontano, appunto, di una città che aspetta di ripartire e di farlo dalle sue grandi e straordinarie particolarità. (Foto di Franco Gualdoni)