facebook telegram twitter whatsapp

Territorio, Commercio, Attualità

Il 'diverso' lavoro...

Negozi chiusi ancora per settimane. L'Italia del 'controsenso', perché là dove ci potrebbe essere il rapporto 'uno ad uno' non si riparte, mentre in altri posti più a rischio...

Marco, Andrea, Fabio, Chiara, Francesca... si, certo, i nomi sono di fantasia (un po' per accomunarli tutti), ma non sono fantasie, invece, le difficoltà che la maggior parte di loro, purtroppo, si trovano e si troveranno a dover affrontare nella cosiddetta 'Fase 2'. Parrucchieri, estetiste, titolari o gestori di bar e ristoranti e di negozi di prodotti di vario genere e tipo: perché se da parte c'è la complessa e lunga emergenza sanitaria (che, ormai da settimane e settimane, sta focalizzando le attenzioni di tutto il nostro Paese), dall'altra, però, c'è anche l'altra grave emergenza chiamata lavoro. Già, le domande e le incertezze in questo senso sono tante, tantissime e si mischiano con le ansie e le preoccupazioni. "Quando e, soprattutto, come riaprire?", per molti, addirittura, ecco pure quella triste e terribile constatazione "Non lo so se tornerò ad alzare nuovamente la saracinesca della mia attività". L'Italia che non ha mai smesso di combattere, di impegnarsi duramente e di trovare soluzioni e alternative, oggi, purtroppo, è anche l'Italia che, dopo mesi di 'stop' forzato, è stremata, distrutta, in ginocchio. L'Italia che non ce la fa più, insomma, consumata nella testa, nel fisico e, soprattutto, a livello economico. Ma è 'Italia, pure, del 'controsenso', perché, mentre molti esercizi commerciali sono costretti ad attendere altro tempo per riprendere ("Bisogna cercare di limitare il contagio - la voce che si leva dalle istituzioni"), si dà, invece, il via libera (o meglio, non si sono mai o quasi bloccati del tutto) a quei posti nei quali i tanto discussi assembramenti sono praticamente all'ordine del giorno e c'è un più alto margine che il virus si diffonda. Là dove, alla fine, il rapporto sarebbe o potrebbe essere, comunque, di 'uno ad uno' (un cliente esce, un altro entra, ovviamente con le apposite e specifiche misure di sicurezza: mascherine, guanti, distanziamento e igienizzante)... No, si resta chiusi ancora per diverse settimane e, quando sarà il momento di tornare, chissà quanti saranno davvero in grado di farlo di nuovo oppure, nel frattempo, avranno visto, purtroppo, cancellati tutti gli sforzi e i sacrifici messi in campo negli anni.

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy