E’ iniziata i primi giorni di maggio la costruzione della tanto attesa edicola votiva dedicata a Santa Teresa d’ Avila, Santa venerata dalla Chiesa cattolica e da Inveruno. Le origini del legame che si è creato tra gli inverunesi e la Santa sono da cercare nel lontano 1630 quando la grande pestilenza di manzoniana memoria, colpì ferocemente buona parte dell’ Europa, ormai distrutta da anni difficili vissuti tra gli orrori delle guerre e la disperata ricerca del pane. E’ durante quest’ epoca di crisi che approda tra gli inverunesi il culto religioso di Santa Teresa d’ Avila e precisamente quando l’ epidemia cessò e la popolazione fece pubblico voto di far celebrare solennemente ogni anno la festività della Santa elevandola a patrona di Inveruno. Festeggiata ancora oggi nel mese di ottobre, la devozione per Santa Teresa si radicalizza ancor di più attraverso la costruzione a lei dedicata nell’ omonima via inverunese: l’ edificazione della struttura sarà completata verso la fine di giugno ed è composta da un piacevole spazio circondato da fiori, dal famoso ciliegio oggetto di tante leggende e divenuto ora il simbolo della Santa e dal verde, che racchiudono un muro semicircolare, due panchine e due monoliti sui quali sono scolpite le preghiere della Santa. A distanza di secoli la donna è ricordata per la grande bontà e coraggio di cui si avvalse nella sua vita: Teresa significa, appunto, donna amabile e forte. Fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore.