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Commercio, Salute

Mascherine: calmiere ai prezzi

L’incremento del prezzo comporta sul medio lungo periodo l’ingresso nel mercato di nuovi competitors, che, incrementando l’offerta contribuiranno a ridurre il prezzo di equilibrio dei DPI.

Tra le misure adottate a mezzo Dpcm dal Premier Conte dobbiamo registrare anche l’annuncio che il commissario straordinario Arcuri avrebbe firmato un’ordinanza per l’imposizione di un calmiere ai prezzi dei dispositivi di protezione individuale di tipo chirurgico. L’ordinanza è stata emanata il giorno successivo e recita quanto segue: “Art. 1 (Prezzi massimi di vendita al consumo) Il prezzo finale di vendita al consumo dei prodotti indicati nell’allegato 1, praticato dai rivenditori finali, non può essere superiore, per ciascuna unità, ad € 0,50, al netto dell’imposta sul valore aggiunto”. Dunque, mascherine a 50 centesimi… ma allora significa che la storia e l’economia non ci insegnano niente? Dobbiamo pensare che a Palazzo Chigi non abbiano letto Alessandro Manzoni, il quale, già nel 1800 in occasione dell’assalto ai forni per l’eccessivo costo del pane a Milano, scriveva così: “…la penuria si fece subito sentire, e con la penuria quel suo doloroso, ma salutevole come inevitabile effetto, il rincaro. Ma quando questo arriva un certo segno, nasce sempre un’opinione nei molti che non ne sia cagione la scarsezza. Si suppone che ci sia abbastanza per il consumo e che il male venga dal non vendersene abbastanza per il consumo…”. Al tumulto popolare seguì l’assalto ai forni e l’imposizione di un calmiere ai prezzi del pane, che fissò la “meta”, ovvero la tariffa al di sopra del quale non poteva essere venduto il pane. Il risultato fu che i panettieri iniziarono a “gettar le pale nel forno” andandosene, per il semplice fatto che il prezzo del pane non rispecchiava le condizioni del mercato. Quando un bene è scarso, e in questo caso le mascherine lo sono, in quanto vittime di uno shock di domanda non seguito da un altrettanto rapido incremento dell’offerta, calmierare il prezzo del bene, significa garantirne la scarsezza. Proprio come nei Promessi Sposi l’abbassamento del prezzo del pane non solo non aveva sfamato molti degli assalitori, ma aveva messo fuori mercato anche i produttori, per i quali non c’era più convenienza a produrre un bene, che avrebbe generato loro solo perdite. La ragione dell’inefficienza del calmiere è legata al fatto che nel modello di interazione della curva di domanda e offerta, quella di domanda è inclinata negativamente, mentre quella di offerta positivamente. Nel dettaglio delle mascherine la situazione è la seguente: mentre l’offerta del prodotto sul mercato è rimasta la stessa, la domanda è incrementata esponenzialmente. Questo incremento ha fatto sì che il prezzo di equilibrio del mercato si spostasse più in alto, per dar modo al sistema dei prezzi di dare incentivi ai produttori ad entrare nel mercato. L’incremento del prezzo comporta sul medio lungo periodo l’ingresso nel mercato di nuovi competitors, che, incrementando l’offerta contribuiranno a ridurre il prezzo di equilibrio dei DPI. Un calmiere contribuisce, invece, soltanto ad oscurare i segnali derivanti dai prezzi, dunque a garantire la scarsità delle risorse e la minor qualità del prodotto e un mercato clandestino.

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