La morte al tempo del Coronavirus: niente funerali, nemmeno un ultimo saluto, una carezza, un bacio o un abbraccio. Non è giusto. Non è così che si trattano gli esseri umani.
Forse i familiari (sempre che questi possano) o magari qualche parente stretto (ma non è sicuro), per il resto, poi, praticamente o quasi nessun altro. Niente cerimonia funebre (i divieti e le restrizioni legati all'emergenza, infatti, non lo permettono), nemmeno un abbraccio, una carezza, un bacio e un saluto. Il maledetto virus che colpisce e lo fa lasciandoti nella solitudine più totale. Ci sono, certo, i ricordi (dieci, cento, mille e di più); ci sono le tante immagini dei momenti di felicità e spensieratezza vissuti fianco a fianco, ma non è la stessa cosa e non la possiamo accettare... No! Non è giusto e, sinceramente, ci fa incazzare, perché quando qualcuno che ami (un papà, una mamma, un nonno, una nonna, uno zio, una zia oppure un amico) se ne va per sempre fa male, malissimo, non potergli stare accanto ed accompagnarlo in quell'ultimo viaggio. Un dolore immenso, atroce, terribile. Il cuore che si spezza due volte (prima per la scomparsa di un tuo caro, quindi, appunto, per non potergli dare il saluto che merita); la disperazione e il dolore che si mischiano con la rabbia e attorno solo e soltanto, purtroppo, un silenzio tremendo e orribile. No! Non è giusto. Non è così che deve finire. Non è in questo modo che si trattano gli esseri umani.