Piazzale, sale d'attesa e corridoi praticamente o quasi vuoti. Perché anche la Stazione Centrale di Milano, inevitabilmente, si sta confrontando con la delicata emergenza Coronavirus.
Fuori un vuoto quasi surreale; dentro un silenzio che non può non catturare le attenzioni. Il piazzale, le sale d'attesa, le scale... là in quello che è un vero e proprio crocevia del movimento di Milano, oggi è tutto o quasi fermo, immobile. Perché, così come la città, anche la Stazione Centrale, in queste settimane, inevitabilmente, si sta confrontando con la grande e complessa emergenza Coronavirus. Qualcosa è cambiato e in fondo diversamente non avrebbe potuto essere. La delicata battaglia contro il COVID-19, insomma, ha lasciato un segno che, forte e chiaro, si presenta davanti ai nostri occhi, o meglio all'obiettivo del nostro collaboratore e fotografo di Castano Primo, Franco Gualdoni. Scatti che raccontano, appunto, una realtà molto diversa da quella che siamo abituati a vedere e a vivere; immagini che ci portano a scoprire le varie zone della storica e importante struttura del capoluogo, con un'ottica differente dalla normalità che, mai come adesso, si è trasformata in un ricordo. (Foto di Franco Gualdoni)