Salute, Territorio
Servizi specifici per i comandi e gli operatori di Polizia locale durante l'emergenza Coronavirus: dalle verifiche delle quarantene obbligatorie agli accertamenti nel territorio.
Positivi e quarantene obbligatorie... la Polizia locale al tempo del Coronavirus. Perchè se da una parte c'è l'ordinario che, comunque, deve andare avanti, dall'altra, inevitabilmente, anche per i vari comandi ed operatori è cambiata l'attività, o meglio si è implementata di ulteriori e specifici servizi legati, appunto, alla delicata emergenza COVID-19. Così ecco che, in maniera quotidiana, i 'nostri' vigili urbani devono effettuare accertamenti mirati, al fine di verificare che tutti coloro, purtroppo, direttamente o indirettamente colpiti dal virus, stiano rispettando le direttive in materia. Che cosa avviene, insomma? Beh... i passaggi principali riguardano, ad esempio, la telefonata giornaliera (per avere la conferma che i singoli cittadini sono a casa, come stanno e se hanno qualche necessità) e la visita al domicilio (sempre per le stesse motivazioni) oppure possono esserci entrambe. E tutto ciò viene ripetuto per l'intera durata della quarantena obbligatoria, prolungandolo qualora i soggetti risultano ancora positivi e, pertanto, devono proseguire con l'isolamento. Senza dimenticare (ma questo è di competenza dei Comuni) come per le medesime persone (se non hanno familiari, parenti o amici che lo possono fare) vanno garantiti la consegna dei pasti, della spesa e dei medicinali. "Infine - spiegano alcuni comandanti delle Polizie locali del nostro territorio - spazio agli accertamenti in strada, per quanto concerne gli spostamenti ed il rispetto delle differenti norme all'interno degli esercizi commerciali che possono rimanere aperti".