L'ex primario dell'ospedale di Cuggiono, nonché componente del gruppo Alpini di Castano Primo, era a Bergamo qualche settimana fa. Controlli ai passeggeri in arrivo ad Orio al Serio.
La sua disponibilità l'ha data, fin da subito, e adesso, da casa, attende di capire se e quando sarà il momento di partire. Ma, in fondo, per il dottor Gian Mario Vitali questo sarebbe un ritorno, proprio là, in quella Bergamo che già qualche settimana fa l'ha visto in campo nella delicata e complessa battaglia contro il Coronavirus. L'ex primario dell'ospedale di Cuggiono e, prima ancora, in forza a Magenta e Sondalo (oggi in pensione), insomma, è pronto a raggiungere nuovamente la città lombarda, per mettersi al servizio della comunità e farlo tra le fila della sanità alpina, di cui fa parte, ormai, da diversi anni. "Il nostro lavoro si concentrerebbe nell'ospedale da campo, che è stato montato, appunto, per fronteggiare la grande emergenza che il nostro Paese sta vivendo - spiega il dairaghese dottor Vitali (componenti, tra l'altro, del gruppo Alpini di Castano Primo) - Bergamo, oggi, è una realtà che si trova in una grave situazione e serve, pertanto, collaborare tutti assieme per uscire, il prima possibile, da questo brutto periodo". Un ritorno, dunque, dicevamo, perché solo poche settimane fa lo stesso medico era proprio in quelle zone, e precisamente all'aeroporto di Orio al Serio. "Ci siamo occupati dei controlli e degli accertamenti ai passeggeri in arrivo - racconta - Il nostro compito, seguendo l'apposito e specifico protocollo dell'OMS, era di verificare la temperatura corporea,