Ora che un po' di speranza inizia ad affiorare la domanda di tutti è: "Quando si tornerà alla normalità?"
Ovviamente è presto per tirare un sospiro di sollievo, anzi. Per quello bisognerà attendere il vaccino a fine anno o per la prossima primavera, ma un po' di speranza inizia a serpeggiare, soprattutto ora che le misure di contenimento iniziano a dare qualche risultato. Questo non vuol dire allentare gli standard di sicurezza, bisognerà aver ancora un po' di pazienza perchè se si è arrivati al picco, per far scendere sensibilmente i casi è ancora questione di tempo.
Nel nuovo decreto del governo (previsto per sabato) le misure attuali saranno prolungate probabilmente fino al 18 aprile: si attende infatti una proroga di due settimane rispetto alla data di scadenza attuale, fissata per il 3 aprile. Dopo Pasqua il governo valuterà se estenderle ulteriormente, la data più probabile per una ripartenza è il 4 maggio, dopo il ponte del Primo maggio, in sostanza. Perchè si sà, noi italiani siamo sempre molto giudiziosi che si pensa che oltre 150 persone 'positive' e con obbligo di quarantena se ne andavano tranquillamente a far la spesa o la passeggiata...
Le prime a riaprire dovrebbero essere le industrie, poi i negozi. Dovranno aspettare un po’ estetisti e parrucchieri. Gli ultimi saranno, questa l’ipotesi, bar, cinema e teatri. Il ritorno alla normale attività oltre a essere graduale dovrà rispettare alcune regole. Ieri, l'assessore Giulio Gallera parlava di "almeno 3 mesi con attenzioni e accorgimenti particolari, oltre a limitazioni di concentrazione di persone". Gli esercizi commerciali, inclusi i ristoranti, dovranno rispettare misure di distanziamento sociale: niente affollamenti, distanza di almeno un metro tra i clienti, entrate a scaglioni.
L'attesa, insomma, sarà molto lunga, almeno fino al vaccino.