"Il 2020 deve essere l'anno dell'abbattimento della burocrazia in eccesso e bisogna agire senza ideologie per aiutare le imprese agricole in questo periodo".
"Chiediamo la sospensione del deflusso minimo vitale o almeno la definizione di procedure semplificate per la concessione della deroga. Nelle prossime settimane è presumibile si ripresenterà il problema della siccità per gli agricoltori e dobbiamo intervenire subito affinché questa criticità non si vada ad aggiungere alla crisi economica derivante dall'emergenza coronavirus". Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi.
Normativa troppo rigida
"La normativa statale ed europea sul deflusso minimo vitale è troppo rigida e ha reso difficile negli anni l'applicazione di deroghe anche in situazioni di evidente difficoltà. Questo - ha puntualizzato Rolfi - mette molte aziende agricole nella condizione di non avere acqua con i tempi giusti, obbligandole a un calo della produzione sia in termini qualitativi che quantitativi".
Stop burocrazia
"Il 2020 deve essere l'anno dell'abbattimento della burocrazia in eccesso e bisogna agire senza ideologie per aiutare le imprese agricole in un periodo in cui la produzione di cibo, attività essenziale, deve essere sostenuta e non ridotta. Quindi - ha aggiunto - chiediamo che in sede di conversione parlamentare del decreto 'Cura Italia' venga presa in considerazione questa proposta".
Prima regione agricola d'Italia
"La Lombardia - ha ricordato Rolfi - è la prima regione agricola d'Italia con una agricoltura fortemente irrigua. Diversi comparti delle pianure bergamasche, bresciane, cremonesi e mantovane soffrono in estate l'assenza di acqua causata sia dai cambiamenti climatici che da una normativa ormai non al passo con i tempi". "Ringrazio - ha concluso l'assessore - i consorzi di bonifica per il lavoro svolto in queste settimane e per la scelta fatta da alcuni di prorogare i pagamenti nei confronti delle aziende per sostenere il mondo agricolo".