"Da 36 giorni lavoriamo senza sosta con una intensità pazzesca - sottolinea l'assessore Gallera - insieme ai medici e agli infermieri, per offrire a tutti i pazienti di tornare a respirare e vivere normalmente".
Il collegamento con l'aggiornamento consueto dell'assessore al Welfare Giulio Gallera per fare il punto sull'emergenza Coronavirus si è aperto oggi, venerdì 27 marzo, con il messaggio di speranza del giornalista monzese Carlo Gaeta, ricoverato all'ospedale di Legnano in quanto colpito da Covid-19, che ha raccontato la sua
esperienza, ringraziando l'ottimo lavoro svolto da medici e infermieri e ha invitato tutti i cittadini a rispettare le regole per sconfiggere al più presto il virus.
"La Sanità lombarda sta dimostrando e sta facendo il suo meglio. Sono arrivato all'ospedale di Erba in condizioni disastrate, son stato assistito benissimo, poi son stato trasferito a Legnano. Commovente il supporto di tutti. Il mio percorso - ha detto il giornalista - è la testimonianza concreta di come il Coronavirus può essere sconfitto. Vi dico che ce la si può fare: non è facile, è una battaglia dura ma non si deve demordere".
"Da 36 giorni lavoriamo senza sosta con una intensità pazzesca - sottolinea l'assessore Gallera - insieme ai medici e agli infermieri: apriamo posti in terapia intensiva, ricovertiamo ospedali, cerchiamo macchinari, assistiamo il territorio, per offrire a tutti i pazienti di tornare a respirare e vivere normalmente. Abbiamo commesso errori ma abbiamo fatto il massimo.
I dati di oggi sono ancora un po' alti ma vanno letti e valutati attentamente, sono in linea con quelli di ieri. I decessi, purtroppo, ma ce lo avevano comunicato, continuano a crescere: si tratta di persone ricoverate già da giorni, che si aggravano.
86.498 contagiati in Italia di cui positivi 66.414, 9.134 deceduti, 10.950 guariti.
In Lombardia 37.298 contagiati totali (+2.409), di cui 11.137 pazienti ricoverati (+456), e 1.292 in terapia intensiva (+29), i dimessi e in isolamento domiciliare 19.467 (+1.356).
I tamponi effettuati: 95.860.
In Lombardia i decessi ammontano a 5.402 (+541).
Seguono i casi per provincia:
BG 8060 (+602)
BS 7305 (+374)
CO 816 (+54)
CR 3496 (+126)
LC 1210 (+51)
LO 2006 (+38)
MB 1948 (198)
MI 7469 (+547) di cui 3009 a Milano città (+261)
MN 1398 (+148)
PV 1712 (+27)
SO 362 (+37)
VA 711 (+209)
e 805 in corso di verifica.
"C'è un elemento confortante - ha aggiunto Gallera - continua a ridursi la pressione sui Pronto Soccorso. Al Policlinico San Matteo di Pavia abbiamo registrato addirittura una riduzione degli accessi del 30% e, a Lodi, il numero di pazienti che hanno fatto accessi per problemi non connessi al Covid-19 è più alto del numero dei pazienti Coronavirus".
"Gli sforzi che stiamo compiendo oggi - ha detto ancora - stanno danno risultati misurabili, ossia che negli ospedali si comincia lentamente ad allentare la pressione, a partire dai punti di accesso dei malati. Sull'altro fronte, stiamo rafforzando in maniera significativa l'attività sul territorio per prenderci cura di quelle persone cosiddette 'paucisintomatiche', recependo una direttiva nazionale che ha accolto le richieste dei medici di base di maggiore tutela, affiancando loro dei pool di assistenza domiciliare. Anche in Lombardia stiamo dunque procedendo a rimodulare l'assistenza domiciliare integrata su un modello di ADI Covid-19".
Su richiesta dei medici di medicina generale, unità speciali di continuità assistenziale (USCA) andranno a visitare i pazienti, li sorveglieranno o stabiliranno, se necessario, collocarli in degenze di sorveglianza quando non possono essere sorvegliati al proprio domicilio.