Cambia ancora il modulo per l'autocertificazione, che deve essere presentato in caso di controllo. L'obiettivo di questa nuova versione è quella di cercare di limitare chi non rispetta le restrizioni dei decreti per arginare l’epidemia da Coronavirus.
È stato nuovamente modificato dal ministero dell’Interno il modulo necessario per circolare, aggiornato con le ultime normative.
Il nuovo modello cita il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Nel secondo punto del modulo si afferma di "essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna e adottate ai sensi degi articoli 1 e 2" del decreto legge. Occorre dichiarare inoltre di essere a conoscenza "delle ulteriori limitazioni" disposte dai presidenti delle Regioni.
In caso di trasferimento da una regione all’altra è necessario indicare sia l'ora di partenza sia quella di arrivo.
Il problema riguarda ancora la tendenza a trasgredire la norma legata agli spostamenti solo per necessità comprovate. "La stragrande maggioranza dei cittadini - ha spiegato il capo della Polizia Gabrielli - è rispettosa dei divieti, ma c’è un’altra parte che forse non è consapevole dei rischi o è allergica ai divieti e si comporta in maniera negativa".
Gabrielli, commenta: "Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali. Poi c’è un'altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, dobbiamo colpire i furbi e spezzare la catena del contagio, in troppi non rispettano le regole".
Fino al 24 marzo, su due milioni e mezzo di cittadini controllati, 110mila persone sono risultate fuori regola, e sono state denunciate.
I comportamenti scorretti potranno venire sanzionati con l’articolo 452 del Codice penale, che punisce i comportamenti colposi con una pena fino a 12 anni di reclusione. "L’articolo 4 - ha concluso il capo della Polizia - stabilisce che non c’è più un reato penale ma un comportamento sanzionabile con un’ammenda, che va da 400 a 4000 euro e sarà aumentata di un terzo qualora si usino veicoli, C’è poi una sanzione specifica per violazione di quarantena, con l’arresto da 3 a 18 mesi, la sanzione ed il pagamento da 500 a 5mila euro".