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Salute

La Lombardia, in trincea da 30 giorni

"Dopo un mese siamo qui, è cambiata la nostra regione e anche il nostro modo di vivere", per la battaglia contro il male sottile del Coronavirus. Cresce ancora il bilancio di contagi in Lombardia: 22.264 i casi totali positivi, con un incremento di 2.380 rispetto a ieri.

“Era il 20 febbraio, alle ore 21, esattamente un mese fa, quando mi arrivava sul cellulare la telefonata con la comunicazione del primo caso positivo di Coronavirus - racconta l’assessore al Welfare Gallera nel consueto report giornaliero, venerdì 20 marzo - Dopo un mese siamo qui, è cambiata la nostra regione e anche il nostro modo di vivere. Ci abbiamo messo un po’ a capire con quale ‘nemico’ avevamo a che fare. Come sistema sanitario abbiamo reagito immediatamente con una forza incredibile, mettendo in campo le energie necessarie, in misura crescente. Dopo meno di 12 ore avevamo qui il ministro della Sanità e avevamo definito già una prima zona rossa. Iniziava così la grande corsa per organizzare man mano i presidi sanitari, dimostrando che il sistema poteva reggere e dando speranza di poter superare questa malattia.
Una strada che stiamo percorrendo tutti.
In prima linea i grandi eroi, medici, infermieri, si sono ‘buttati’ al lavoro, sempre più bardati di dispositivi di protezione (guanti, mascherine, paravisiere, camici…); abbiamo imparato a conoscerli e a vedere la loro forza e la loro sofferenza.

Ognuno di voi ha cominciato ad essere sempre più protagonista di questa battaglia. Abbiamo aperto un conto corrente (‘Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus’ numero IBAN IT76P0306909790100000300089 - BIC BCITITMM Il, raccolta fondi di Regione Lombardia per sostenere le strutture sanitarie, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini lombardi e sconfiggere il Covid-19), e tanti hanno donato e stanno dando quello che possono, chi alcuni euro, chi cifre anche importanti.
I cittadini stanno combattendo questa battaglia rimanendo in casa.
‘Il virus si nutre dell’uomo’, del corpo dell’uomo, se non lo trova muore… per evitare di essere contagiati o contagiare dobbiamo stare a casa. Chi ha qualche sintomo, anche solo raffreddore e tosse, deve isolarsi dal resto della famiglia, mantenendo le distanze a tavola ecc. Ognuno la deve combattere questa battaglia! Questa è la battaglia degli italiani, questa è la battaglia dei lombardi. La vinciamo se ognuno di noi la combatte e la vive con grande determinazione.

In questi 30 giorni ognuna delle persone che fa parte del sistema sanitario e svolge ruolo di governo ha lavorato con forza straordinaria per modellare il sistema affinché ci fosse una risposta: gli
Ospedali han cambiato ‘pelle’, riconvertendo gli spazi, concentrando le emergenze ordinarie soltanto in alcuni hub, lasciando aperta l’attività dei reparti di neonatologia… i bambini continuano a nascere, per fortuna, e sono la nostra speranza. Una buona notizia: un bambino di 40 giorni, guarito dal Coronavirus a Lecco, “dimesso oggi perché è guarito ed è diventato negativo al Covid-19”.
Oggi abbiamo trasferito 27 pazienti in altre strutture fuori dalla regione: abbiamo superato il numero di 200 pazienti trasferiti per alleggerire gli ospedali più in difficoltà, che si trovano più sotto pressione.

Un’emergenza senza precedenti. I numeri di oggi confermano che c’è una crescita costante:
47.021 contagiati in Italia di cui positivi 37.860, 4.032 deceduti, 5.129 guariti.
In Lombardia 22.264 contagiati totali, di cui 7.735 pazienti ricoverati, e 1050 in terapia intensiva. In Lombardia i decessi ammontano a 2.549.
Seguono i casi per provincia:
BG 5154 (+509)
BS 4648 (+401)
CO 380 (+42)
CR 2392 (+106)
LC 676 (+146)
LO 1597 (+69)
MB 816 (+321)
MI 3804 (+526) di cui 1550 a Milano città (+172)
MN 723 (+87)
PV 1105 (+94)
SO 163 (+8)
VA 338 (+28)
e 468 in corso di verifica.

Il numero dei deceduti, in particolare, continua a crescere in maniera importante (a cui si aggiunge il dolore dei familiari per non poter restare accanto alle persone malate).

“Gi incrementi di questi giorni sono la fotografia di quello che è avvenuto 10/12 giorni fa, quando tutti erano ancora per strada, nei parchi centinaia di persone si godevano la bellissima giornata, senza nessuna consapevolezza. Da lì sabato notte il decreto del governo, la fuga al sud da un lato e una consapevolezza tiepida, e da lunedì è cambiata la responsabilizzazione. Confidiamo che questo incremento - commenta l’assessore Gallera - sia figlio di quel folle weekend, speriamo che si possa vedere un rallentamento ora che la gente ha assunto comportamenti più corretti”.

Anche se “i numeri degli spostamenti rilevati sono ancora troppo alti - ha comunicato il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala - E guardando le fasce orarie, abbiamo dei picchi importanti alle 18 e alle 19 e alle 12 alle 13. La gente in questi orari si sposta di più e lo fa per motivi lavorativi, vista l’apertura delle attività produttive e professionali”, riguardo alla mobilità dei lombardi attraverso l’analisi dei dati aggregati degli spostamenti dei dispositivi di telefonia mobile.

“Sono due i problemi - spiega l’assessore Gallera - che ora rileviamo maggiormente: il primo riguarda il materiale sanitario (respiratori, monitor… arrivano con il contagocce e non con la stessa velocità con cui si approntano gli spazi, manca la stessa velocità ed efficienza per il recupero dei materiali) e il problema del personale (347 le persone reclutate in più nei nostri Ospedali, 16 militari, e come notizia bella che ci tengo a dare: stiamo assumendo molti specializzandi e stan rispondendo all’appello medici pensionati, invitando a dare la loro esperienza e competenza).
Anche questo è il segno che quando c'è un'emergenza e il Paese chiama, la parte migliore del Paese si mobilita e risponde".

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