Emergenza Coronavirus, l'appello del sindaco di Arluno, Moreno Agolli: "Muovetevi il meno possibile. Bisogna stare a casa, per tutelare la nostra salute e quella degli altri".
A tutti i cittadini rivolge l'invito a muoversi il meno possibile. Sia sul territorio cittadino, sia in quelli vicini perché, dice, "Così rischiamo non soltanto noi cittadini di Arluno ma mettiamo a rischio anche le persone di altri paesi perché tutti siamo potenzialmente a rischio". Moreno Agolli, sindaco di Arluno, nella serata promossa dal 'Sei di Arluno news' dedicata a un confronto con i cittadini e con le loro richieste di chiarimenti, non va per giri di parole. E; dopo avere ricordato che Arluno ha avuto finora nove casi di contagi con tre persone per fortuna tornate a casa dagli ospedali, ricorda che uscire di casa è esporsi a potenziali pericoli a meno che non ve ne sia assoluta necessità: "Parlando con alcuni sindaci del Magentino - mi hanno riferito di casi di persone sui Navigli e sulle alzaie e questo non va certamente bene". E inopportuni assembramenti di persone sono stati visti anche nella zona del parco dell'orologio. "Anche la prossima settimana sarà di sofferenza- dice - queste uscite di casa inopportune vanno evitate e, se così sarà, reduci come saremo da sei giorni di svuotamento effettivo del paese, potremo forse cominciare ad apprezzare i primi benefici". Agolli invita quindi gli arlunesi a muoversi, se proprio sono costretti a farlo da necessità oggettive, entro il perimetro del proprio territorio. "Capisco che Arluno abbia due esercizi alimentari e non molti negozi - dice- ma dobbiamo attenerci a queste prescrizioni". E intanto rende noto che, per chi si trova in difficoltà a casa e ha bisogno di reperire generi di prima necessità non avendo chi sia disponibile a procurarglieli, si sta muovendo una macchina organizzativa soggetta a un corso di formazione. "Abbiamo provveduto a inviare nelle case degli arlunesi un volantino in cui si specifica l'esistenza di questo servizio, come funzioni e a chi rivolgersi per ottenerlo - dice - qualcuno lo ha già contattato, preghiamo di servirsene coloro che abbiano un'effettiva necessità perché non dispongono purtroppo di una rete familiare in grado di provvedere a questo servizio". E mette in guardia i cittadini perché si accertino che chi busserà alle loro porte sia effettivamente una persona abilitata a svolgere tale servizio: "questo servizio - dice Agolli - è svolto soltanto dai Volontari per Arluno con tanto di timbro del comune sulla loro tessera, quindi fate bene attenzione e state in guardia da eventuali malitenzionati".