Secondo le disposizioni del Decreto del Ministero dei Trasporti, il traffico passeggeri di Aviazione Commerciale e Generale sarà concentrato sull’aeroporto di Milano Malpensa.
Secondo le disposizioni del Decreto emanato oggi dal Ministero dei Trasporti, il traffico passeggeri di Aviazione Commerciale e Generale sarà concentrato sull’aeroporto di Milano Malpensa, con la chiusura temporanea dell’intero aeroporto di Milano Linate che garantirà i soli voli di emergenza sanitaria e/o per trasporto organi. In particolare, almeno, in un primo momento, il traffico passeggeri sarà concentrato sul terminal 2 di Milano Malpensa al fine di contenere al minimo il numero di persone e mezzi nelle attività operative a tutela della salute di tutti. Infatti, grazie a una significativa riduzione del personale impiegato, si limiteranno al massimo il numero di “contatti” e del rischio di contagio ad esso associato. Le ragioni che hanno portato alla scelta di chiudere l’aeroporto di Milano Linate: Linate dispone di un’unica pista di volo di lunghezza insufficiente a garantire l’operatività di aeromobili wide-body, tipicamente utilizzati per le rotte di lungo raggio; l’attuale regolamentazione di accesso allo scalo esclude inoltre la possibilità di servire destinazioni extra-UE e di operare con aeromobili a doppio corridoio; Malpensa è l’unico scalo in grado di garantire l’operatività del Cargo grazie alle sue infrastrutture (piste, piazzali aeromobili e magazzini). Tale comparto rimane strategico anche in questa fase di gestione dell’emergenza. Al termine della fase di emergenza, vi sarà un graduale recupero dell’attività di volo, con una dinamica di volumi e portafoglio compagnie aeree/destinazioni ancora non prevedibile. Malpensa, in considerazione della possibilità di servire ogni tipologia di aeromobile e di destinazione e della possibilità di riattivazione per moduli delle infrastrutture, risulta la scelta più ponderata.