Da 'Non si ferma' a 'Resto a casa' e tutto in pochi, pochissimi giorni. Oggi, forse, dovremmo tutti riflettere: prima di abusare degli slogan, capiamo in che situazione ci troviamo davvero.
Da 'Non si ferma' a 'Resto a casa' e in pochi, pochissimi giorni, per non dire ore. E mai come in questi momenti, quando nel nord Italia e più in generale in tutta la nostra Penisola c'è in corso una vera e propria emergenza legata alla salute di ciascuno di noi (la dura e complicata battaglia contro il Coronavirus), allora, bisognerebbe davvero fermarsi un attimo e riflettere ben bene! Su cosa? Beh... semplice, sul fatto che, forse, per una volta, quegli slogan e quegli hashtag messi qua e là (ah già, dimenticavo, che fanno modo) si sarebbero dovuti lasciare da parte. Per carità, li abbiamo più e più volte usati tutti (o quasi), inutile nascondersi e incolpare questa piuttosto che un'altra persona, ma mai come oggi, l'unica vera cosa che possiamo e dobbiamo fare è ammettere di avere sbagliato. Un semplicissimo 'mea culpa', insomma, quello che fino ad ora, però, sembra si faccia fatica a dichiarare. Certo, non è il tempo (come sostiene qualcuno), ci mancherebbe, ora ci sono cose ben più serie alle quali dare attenzione, c'è una guerra che stiamo combattendo dal primo all'ultimo cittadino, c'è un nemico invisibile al quale non bisogna permettere di propagarsi sempre di più, però è anche vero che quanto è successo ci dovrà servire da lezione. Non abusiamo sempre degli slogan e degli hashtag, prima di conoscere realmente in che situazione siamo.