In Lombardia i dati aggiornati sono impressionanti, sono quelli di “una battaglia sempre più difficile, il sistema sanitario regge perchè fatto da uomini e donne straordinari"
L'assessore al Welfare Gallera, nel resoconto di Regione Lombardia di domenica 8 marzo, nella prima giornata che vede in vigore il nuovo DPCM del governo, riassume gli aggiornamenti principali messi in atto per gestire questa “situazione complessa, delicata e molto convulsa”. Ieri l'allarme e la presa di posizione degli Intensivisti lombardi aveva richiamato all'urgenza di provvedimenti per un fenomeno “impossibile da gestire”, così come era stato chiesto di recepire con serietà e determinazione la voce di Regione Lombardia, condividendo la necessità espressa dai sindaci dei Comuni capoluogo di misure forti per mandare un messaggio chiaro ai concittadini e creare indicazioni per contrastare in maniera efficace la diffusione del contagio.
"Le forze di polizia - ha sottolineato il premier Conte - saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove norme per il contenimento del Coronavirus: è un divieto non assoluto di muoversi ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni. Si tratta di una ridotta mobilità". Evitare cioè ogni spostamento non necessario: consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero da motivi di salute o esigenze indifferibili (fare la spesa, andare in farmacia...). Un forte monito per seguire un atteggiamento che va a cambiare lo stile di vita e che va assunto da parte di tutti, nel rispetto della forte posizione formale del governo. "Occorre ridurre in misura drastica qualsiasi attività sociale per ridurre la diffusione del virus", ha spiegato l'assessore Gallera. "Non esistono, infatti, ad oggi, farmaci specifici per combatterlo, si prova a dare dei farmaci utilizzati per altre patologie in ospedale: il vaccino si sta studiando e sarà pronto solo tra mesi... L'arma che abbiamo a disposizione - ha spiegato - per vincere la battaglia con il Coronavirus, la nostra unica arma, è quella di rimanere a casa o con un distanziamento tale in modo che non avvenga il contagio. Abbiamo lanciato l'hashtag #fermiamoloinsieme. In questa fase le attività produttive (e lo spostamento di merci) sono preservate. In vigore invece la chisura delle attività che animano la vita sociale (cinema; teatri; attività sportive, se non per il personale agonistico o gli atleti professionisti; scuole chiuse; bar e ristoranti aperti fino alle ore 18, a supporto attività lavorative; nei giorni festivi e prefestivi chiusi i centri commerciali e medie e grandi strutture di vendita tranne alimentari)".
In Lombardia i dati aggiornati assomigliano a quelli di “una battaglia sempre più difficile, il sistema sanitario regge perchè fatto da uomini e donne straordinari che adottano misure innovative per riuscire a garantire le migliori cure ai pazienti”, ma il “bollettino impressiona”: 4.189 contagiati totali (crescita di 769 soggetti positivi), di cui 2.117 pazienti ricoverati (+556), più altri 399 in terapia intensiva (incremento +40, il 45% delle persone ricoverate ha meno di 65 anni). In Lombardia i decessi ammontano a 257 (+67% in un giorno). 756 persone sono in isolamento domiciliare, molte le persone guarite: 550 persone dimesse.
Seguono i casi per provincia: BG 997, BS 501, CO 27, CR 665, LC 53, LO 853, MB 59, MI 406 di cui 171 a Milano città, MN 56, PV 243, SO 6, VA 32.
"Una corsa contro il tempo", ha commentato. "Stamattina abbiamo convocato gli assessori e nel pomeriggio abbiamo approvato una delibera di giunta che è andata a definire una nuova modalità di erogazione dei servizi sanitari che può consentire di garantire assistenza sanitaria per chi ha un'emergenza e liberare il maggior numero posti letto per pazienti Covid-19".
Al bisogno di creare nuovi posti letto in ospedale per accogliere e gestire un numero crescente di persone ricoverate sono stati individuati alcuni ospedali per gestire alcune patologie specifiche.
“Abbiamo individuato 18 ospedali HUB che si occuperanno dei grandi traumi, delle urgenze neurochirurgiche, neurologiche stroke e cardiovascolari. L’obiettivo è quello di creare maggiore disponibilità negli altri ospedali per pazienti affetti da Covid-19”.
“Sugli ospedali Hub - spiega Gallera - si concentra l’attività di erogazione delle prestazioni relative alle reti tempo dipendenti (es. infarto, ictus..) e alle patologie le cui cure non possono essere procrastinate. Questi presidi dovranno garantire l’accettazione continua nelle 24 ore di tutti i pazienti che si presentano, potendo anche contare su più equipe disponibili di cui almeno una in guardia attiva, con un percorso separato e indipendente per pazienti affetti da Covid-19 rispetto agli altri pazienti e svolgere la propria attività attraverso la collaborazione di equipe provenienti e messe a disposizione da altri erogatori pubblici e privati accreditati e a contratto”. Riportiamo gli hub identificati.
Trauma maggiore: Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda, Spedali Civili di Brescia e Ospedale di Varese
Trauma maggiore pediatrico: CTS Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Urgenze neurochirurgiche: Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda, Spedali Civili di Brescia e Ospedale di Varese, IRCCS Besta di Milano
Urgenze neurologiche stroke: Ospedali Civili di Brescia, IRCCS Humanitas Milano, Ospedale Sant’Anna di Como, Ospedale di Varese, IRCCS San Matteo di Pavia, Ospedale Carlo Poma di Mantova (in collaborazione con equipe di Cremona), Ospedale di Legnano, San Gerardo di Monza, Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda e Ospedale di Lecco
Urgenze cardiologiche interventistiche: Ospedali Civili di Brescia, Poliambulanza di Brescia, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Ospedale di Sondrio, Ospedale di Varese, IRCCS San Matteo di Pavia, Carlo Poma di Mantova, Ospedale di Legnano, San Gerardo di Monza, Monzino, Ospedale San Paolo, Ospedale San Raffaele, Ospedale di Lecco. Esclusivamente per attività di elettrofisiologia d’urgenza rimane attiva anche la struttura dell’IRCCS San Donato
Urgenze cardiochirurgiche e di chirurgia vascolare: IRCCS Monzino, Poliambulanza di Brescia, Ospedale di Legnano e Ospedale San Raffaele
Urgenze cardiochirurgiche pediatriche: IRCCS San Donato
L'assessore Gallera ha comunicato che tutte le attività ambulatoriali ("gli ambulatori collegati o connessi all'interno dei presidi ospedalieri o separati ma rientranti in un unico sistema ospedaliero"), comprese quelle erogate in regime di libera professione intramuraria, sono sospese a decorrere dal 9 marzo 2020, mentre invece dall’11 marzo vengono riattivate le sedute per le vaccinazioni dei bambini. "Chiediamo a infermieri e medici di supportare all'interno dei reparti il personale sanitario; vengono mantenute le attività per prestazioni indifferebili (chemioterapia, radioterapia, dialisi) così come le prestazioni urgenti o salute mentale evolutiva o adulta.
Un piano di riorganizzazione dell’operatività degli ospedali del territorio che mira ad affrontare al meglio l’emergenza sanitaria e garantire a tutti l'assistenza necessaria.
"L'unico modo per vincere questa battaglia che sta impattando la solidità dei nostri sistemi sanitari - ha concluso l'assessore - è rimanere in casa, evitare di venire contagiati e di contagiare a nostra volta. La nostra responsabilità individuale è chiamata in causa, affinchè riusciamo presto a chiudere questa pagina, seguendo i provvedimenti che in questo periodo limitano la nostra libertà, e vincere la sfida: #fermiamoloinsieme"