La scuola Santa Caterina ha incontrato il Giappone: da Tokyo alla città del nostro territorio per imparare ad insegnare. Un'importante e significativa esperienza.
In Giappone si sta attuando un piano governativo di implementazione dell’insegnamento della lingua inglese nella scuola dell’obbligo e quindi la Facoltà universitaria che si occupa di formare i docenti “è interessata a osservare contesti scolastici esteri nei quali questa implementazione è realizzata positivamente”, ci racconta la professoressa Eri Osada, del Dipartimento Elementary Education, della Facoltà Human Development della Kokugakuin University di Tokyo, che sta seguendo un percorso di studi presso l’Università per Stranieri di Siena per approfondire la lingua italiana. Per questo ha dedicato alcuni giorni ad un tour nelle scuole primarie, facendo tappa venerdi 14 febbraio a Magenta, alla scuola Santa Caterina, dove è stata accompagnata da Silvia Minardi, docente ed esperta di metodologia e didattica delle lingue straniere, e da Lina Gauci, insegnante di inglese nella scuola magentina. La professoressa nipponica ha assistito a diverse lezioni: dalle forme e i colori in prima a una CLIL in palestra con una classe seconda, poi drammatizzazione ambientata al ristorante per la terza, ancora CLIL di storia sull’antico Egitto in quarta e infine in quinta lezione sui sogni e le professioni. Una giornata realizzata in collaborazione con le insegnanti Fortunata Barni, Nicoletta Crimella, Lina Masu, Lucia Stefanino, Laura Gorlezza. L’attenzione si sofferma quindi su quante ore di inglese vengono proposta alla scuola primaria, i materiali e le attività extra, come ad esempio alla S. Caterina, la presenza del madrelingua per tutte le classi e il corso di preparazione che terrà un insegnante della secondaria di primo grado per la preparazione alla certificazione degli alunni di classe quinta del livello Movers. “E’ sempre alto nel nostro Istituto l’interesse per le lingue straniere e l’inglese in particolare – spiega Davide Basano, Dirigente Scolastico dell’IC “Carlo Fontana” – perché contribuiscono fortemente a creare il bagaglio europeo di cui i cittadini di domani hanno bisogno e nella scuola primaria trovano terreno fertile di entusiasmo e scoperta”. Non è la prima volta che i giapponesi scelgono la nostra città: nel 2017 un’altra delegazione universitaria aveva fatto visita proprio alla S. Caterina.