Appena restaurato, il grande quadro riproduce la magia di un amore che si completa nel bacio di due giovani, sospeso in un tempo tutto loro, indefinito tra passato e presente.
Un 'bacio' dell'arte, forse meno noto di altri, ma di un equivalente valore artistico. Dipinto da Gaetano Previati (1852-1920), pittore divisionista conosciuto nella zona dell'Alto milanese per aver compiuto bellissime opere tra cui la celebre Via Crucis di Castano Primo, lo straordinario capolavoro de 'Il Bacio' (olio su tela, 220 x 95 cm) è stato esposto a Milano per tre giorni da venerdì 14 febbraio, giorno dedicato a San Valentino, presso la Galleria 'Bottegantica' di via Manzoni. Appena restaurato, il grande quadro riproduce la magia di un amore che si completa nel bacio di due giovani, sospeso in un tempo tutto loro, indefinito tra passato e presente. Eseguito tra il 1889 e il 1892, il dipinto segna un primo passo dell'artista da simbolista verso la tecnica divisionista. Nella penombra raccolta di una stanza, in un'ambientazione medievale, le sagome dei due giovani si profilano contro il fondale luminoso di una vetrata antica, da cui traspare il bagliore argenteo della notte. Il giovane è inginocchiato davanti all'amata e il bacio, che prelude al momento del distacco, perde ogni connotazione umana per elevarsi a simbolo universale.