Un flash mob sul sagrato del Duomo con 700 persone per illuminare con le luci dei cellulari la scritta ‘Oratorio 2020’ e rendere grazie del dono dell’oratorio.
Un percorso impegnativo ed entusiasmante che promuove il protagonismo di chi ha a cuore l’oratorio: è da due anni che i 1000 oratori ambrosiani sono impegnati con ‘Oratorio 2020’ per capire ‘Quali oratori per fare oratorio’ desideriamo “progettare” per il futuro dei nostri ragazzi. La S. Messa per gli oratori, venerdì 31 gennaio, nella memoria liturgica di San Giovanni Bosco, nel Duomo di Milano, presieduta dall’Arcivescovo Mario Delpini e concelebrata da 200 preti che operano negli oratori ambrosiani, è stata l’apice di questo percorso, che vede anche le nostre comunità coinvolte, in questi mesi, per la stesura dei progetti educativi, che saranno consegnati all’Arcivescovo in una grande festa conclusiva nel mese di ottobre. Erano in tantissimi (oltre 6000), venerdì 31 gennaio, a riempire il Duomo: ragazzi di tutte le fasce d’età, famiglie, educatori, catechisti, volontari, allenatori, dirigenti delle società sportive, religiose, consacrati. “L’oratorio è una delle forme geniali che la comunità cristiana ha creato per accompagnare le giovani generazioni perché imparino a percorrere la via della vita” - ha sottolineato l’Arcivescovo nell’omelia. Al termine, flash mob sul sagrato del Duomo con 700 persone (tra cui l’Arcivescovo, il sindaco di Milano Beppe Sala, assessori comunali e regionali) per illuminare con le luci dei cellulari la scritta ‘Oratorio 2020’ e rendere grazie del dono dell’oratorio, strumento educativo della comunità cristiana.