Stato di emergenza sanitaria, le farmacia si sono attivate immediatamente per mettere a disposizione la propria rete. Le farmacie Sant'Anna, Gaiera e Giovanninetti di Castano.
A seguito dello stato di emergenza sanitaria, dichiarato dal Consiglio dei Ministri per contrastare la diffusione del coronavirus, le farmacie si sono attivate tempestivamente mettendo a disposizione delle istituzioni la propria rete capillarmente diffusa su tutto il territorio nazionale. È un’autentica svolta nella storia delle farmacie di comunità del nostro Paese, perché amplifica il ruolo del farmacista che passa dal 'curare' al 'prendersi cura' della persona nella prossimità territoriale.
Così affermano a Castano Primo i farmacisti dottor Valerio Pozzati e le dottoresse Dellara e De Consoli (Farmacia Sant’Anna), il dottor Stefano Gaiera (Farmacia Gaiera) e il dottor Attilio Giovanninetti (Farmacia Giovanninetti). I cittadini che entreranno nelle farmacie troveranno, grazie all’impegno delle organizzazioni territoriali di Federfarma, materiale informativo di approfondimento sulla malattia, le modalità di trasmissione e le precauzioni da adottare nella vita quotidiana. Nello specifico, gli stessi affermano che bisogna essere cauti, non creare allarmismo, valutare con calma la situazione senza innescare una polveriera o psicosi di massa. Sicuramente è una situazione di allerta, ma non di allarme. La comunicazione oggi è velocizzata dai social e purtroppo le informazioni non sempre attingono da fonti ufficiali, è necessario per il ruolo che svolgiamo un momento di approfondimento per essere pronti e responsabili di fronte a questa situazione.
Il farmacista competente e preparato risponde in modo più puntuale alle esigenze della comunità, inoltre concorre a contrastare il fenomeno delle 'fake news', perché inducono timore e comportamenti ingiustificati. Al momento non ci sono trattamenti farmacologici specifici. Un occhio particolare di riguardo per gli antibiotici, che vanno assunti solo se prescritti dal medico. Secondo la comunità scientifica la probabilità di contrarre il coronavirus è stimata da bassa a molto bassa. Il contagio avviene tramite la saliva e i liquidi biologici attraverso tosse e starnuti e può essere trasmesso da persona a persona in seguito a contatto stretto e prolungato con un paziente infetto. Cosa possono fare i farmacisti? Innanzitutto mettere a disposizione la loro elevata professionalità tramite informazioni corrette e validate scientificamente, con le competenze richieste per organizzare le molteplici attività di assistenza alla persona che possono essere offerte all’interno della farmacia. È opportuno fare prevenzione mantenendo un’igiene accurata delle mani lavandole spesso con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche e, nel caso di tosse o starnuti, coprire sempre la bocca e il naso.