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Vanzaghello

Il Cotonificio Valle Ticino rivive in un libro

Un importante progetto quello del Centro Sociale Anziani di Vanzaghello

Chissà quanti di voi avranno, in qualche cassetto o armadio di casa, ricordi, foto e scritti di un passato lontano e che, oggi, apprtiene alla storia. Bene... è arrivato il momento di tirarli fuori. In queste settimane, infatti, il Centro Sociale Anziani di Vanzaghello sta svolgendo un importante lavoro di ricerca e studio, portando avanti un progetto che vuole riportare alla memoria dei suoi concittadini e di coloro che abitano in tutto il nostro territorio (e anche nelle vicine province di Varese e Novara) la ‘Vanzaghello d’una volta’ e, nel caso specifico, il Cotonificio Valle Ticino, uno dei più significativi stabilimenti dell’area dell’Altomilanese e d’Italia, che ha rappresentato per più di sessant’anni una realtà di spicco dell’economia locale, offrendo opportunità lavorative a centinaia e centinaia di persone. Grazie alla collaborazione con il dottor Giancarlo Villa, autore di uno studio sull’industria tessile della nostra zona, in cui ha dedicato ampio spazio al Cotonificio Valle Ticino del suo paese (Vanzago), riservando, nel contempo, una parta a Vanzaghello, il presidente del Centro Anziani, Angelo Boldrini, ed il suo gruppo stanno, quindi, raccogliendo più materiale possibile per dare forma ad un libro che racconti, appunto, l’azienda, da quando è nata, fino ad assumere il nome con cui, oggi, viene ricordata, con l’acquisto e l’ampliamento da parte del Senatore Giovanni Treccani. Diverse saranno le sezioni di cui sarà composto il libro, con la storia del Senatore Treccani, una parte dedicata alla situazione economica di quei tempi, quindi si entrerà nello specifico dell’azienda vera e propria, passando per alcune delle figure più importanti e particolari del Cotonificio, fino ad arrivare alle testimonianze ed ai ricordi di chi ci ha lavorato, è diventato grande al suo interno e, perché no, ha anche trovato l’amore della sua vita, formando una famiglia. “Chiediamo – commentano il presidente Boldrini ed il dottor Villa – a chiunque avesse foto, documenti o semplicemente storie da raccontare di prendere contatto con il Centro Anziani per dare il proprio apporto alla ricerca. Non solo testi o immagini, ma anche libretti di lavoro e aneddoti legati allo stabilimento. Siamo interessati al lato umano del lavoro, quindi tutto ciò che riguarda la situazione dei lavoratori e la loro vita”.

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