Il padre Gianpiero è riuscito a trasformare in questi anni il suo lacerante strazio in forza per portare una parola di vita e di speranza ai giovani.
Dentro di sé porta un dolore che non si rimarginerà mai. Quello di avere perso tragicamente un figlio di soli 16 anni gettatosi in un fiume e non più riemerso in preda agli effetti generati da una pasticca di droga. Quel ragazzo era Emanuele Olgiati, sedici anni appena. Il padre Gianpiero è riuscito a trasformare in questi anni il suo lacerante strazio in forza per portare una parola di vita e di speranza ai giovani, per evitare che la loro vita si interrompa prematuramente come accadde al figlio. Giovedì 6 febbraio alle 20.30 Gianpiero parlerà in occasione di una serata in programma all'auditorium "San Luigi" di Canegrate dal titolo "Lasciami volare". Gli organizzatori spiegano che la serata ha lo scopo di "essere una testimonianza di vita per cercare di condividere che non solo possiamo sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita ci possono rendere migliori, perché quello che oggi sembra farci cadere può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi". Un ricordo di una morte che chiede di farsi promozione di vita. Per farla urlare più forte di ogni tentazione di autoannientamento.