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Sport, Il terzo tempo

La semplicità di una leggenda

"Come si diventa mito, esempio, punto di riferimento?". Me lo sono chiesto più e più volte, poi la risposta è arrivata da quell'intervista di Kobe Bryant a Reggio Emilia.

"Come si diventa un mito, una leggenda, un simbolo, un esempio?". Beh... devo ammettere che, in più occasioni, me lo sono domandato e, ogni volta, sinceramente era difficile rispondere. "Forse servono queste qualità". "Oppure altre". "O magari altre ancora". Perchè, alla fine, molto probabilmente non c'è una 'ricetta' uguale per tutti. Poi, però, nei giorni delle lacrime, dei ricordi e del silenzio, nelle ore del dolore e dei tanti messaggi per l'improvvisa scomparsa di Kobe Bryant (il 'gigante' dell'NBA, lo sportivo e prima l'uomo capace di scrivere pagine e pagine del basket 'targato' USA e mondiale), ecco quel video realizzato qualche anno fa. Un'intervista, là nella 'sua' Reggio Emilia (la città dove ha trascorso una parte della sua giovinezza), i colleghi che gli chiedono una serie di cose (qualche passaggio dei trascorsi in Italia, le immagini più belle che ha in testa, l'idea di una scuola di pallacanestro per futuri campioni, ecc...) e lui che si confronta con la spontaneità, la gentilezza ed il sorriso sempre stampato sulle labbre. Ed è qui, allora, che ti rendi conto che la tua domanda adesso una risposta ce l'ha! Pochi minuti, insomma, ma più che sufficienti per farti capire, infatti, la differenza tra essere solo un campione di sport ed essere, invece, allo stesso tempo un campione nello sport e anche nella vita. Kobe che guarda i giornalisti di fronte, gli occhi che trasmettono emozioni, il pensiero che va a quando andava in giro in bicicletta con gli amici, la meraviglia e lo stupore ancora stampati nella sua mente nel ricordare il percorso che l'ha portato a diventare uno dei migliori giocatori dell'NBA (a dimostrazione, come sottolinea, che "ogni sogno è possibile") e, poi, appunto la volontà di aiutare il basket italiano con una scuola che insegni la pallacanestro e, in parallelo, sia un punto di riferimento nella crescita dei ragazzi, ecc... Tante curiosità, alla fine, che mettono assieme, da una parte il grande, grandissimo atleta, dall'altra quel bambino diventato giovane e, quindi, adulto e capace di lasciare il segno in ogni posto dove è andato e in ogni istante del suo percorso. Perché, certo, il lavoro, l'impegno e la dedizione, in molti casi, ti portano ad essere uno sportivo di alto livello, ma per essere leggenda ci vogliono, innanzitutto, l'umiltà e la semplicità. E 'black mamba' questo l'ha sempre saputo!

L'INTERVISTA A 'BLACK MAMBA' A REGGIO EMILIA (VIDEO FANPAGE.IT)

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