Sono state circa 8.000 le persone che in soli due giorni hanno visitato il Memoriale della Shoah di Milano, luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia recente.
Sono state circa 8.000 le persone che in soli due giorni hanno visitato il Memoriale della Shoah di Milano, luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia recente, teatro delle deportazioni ad oggi rimasto intatto. Data la grande affluenza di pubblico (è, infatti, quasi raddoppiata la media giornaliera di visitatori), domenica 26 gennaio e lunedì 27 gennaio, giorno di open day, sono state intensificate le visite guidate. I gruppi sono stati assistiti delle guide specializzate, formate dall’Associazione 'Figli della Shoah' e da più di 30 tra volontari e ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro che insieme hanno prestato un prezioso contributo nella gestione di visite e ingressi. “Siamo felici di registrare anche quest’anno una media giornaliera di visitatori in aumento, sintomo di una crescente attenzione non solo verso ciò che è stato, ma anche e soprattutto verso una concezione dinamica della Memoria, come spazio in cui cercare risposte per il nostro presente - ha dichiarato Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah - In un contesto come quello attuale, purtroppo talvolta animato da episodi di discriminazione e paura della diversità, giocano, infatti, un ruolo fondamentale le testimonianze delle persone e dei luoghi come questo, capaci di trasformare il ricordo, seppur doloroso, in un motore per un futuro sempre più inclusivo e aperto”.