Proprio giusto un mese fa, il 27 dicembre, l'Oratorio S. Giovanni Bosco partiva da Cuggiono per quattro giorni, tra Germania e Austria, nei luoghi della Memoria.
Come trasmettere a tutti, compresi i più giovani, quello che il Presidente della Repubblica ha definito “il dovere morale di ricordare e di combattere ogni focolaio di odio, di antisemitismo, di razzismo”?. Proprio giusto un mese fa, il 27 dicembre, l'Oratorio S. Giovanni Bosco partiva da Cuggiono per una proposta particolare, il pullman carico di adolescenti e 18/19enni. Quattro giorni insieme con gli educatori per quella che sicuramente è stata più che una semplice “vacanza” di svago dai giorni di scuola (anche se non sono mancati momenti distesi, di divertimento, alla scoperta delle bellissime città di Monaco, Salisburgo e Bolzano visitate), ma un'esperienza condivisa che li ha accompagnati dalla Germania all'Austria a conoscere, attraverso alcuni luoghi significativi, la follia nazista, “un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite innocenti nel cuore della civiltà europea”: il campo di concentramento di Dachau (creato per i prigionieri politici, divenne "scuola di violenza" per i soldati delle SS; varcato l'ingresso con la scritta in tedesco 'Il lavoro rende liberi' si avverte un immenso senso di vuoto che lascia disorientati) e il campo di concentramento di Mauthausen (una fortezza costruita in cima a una collina, dove l'umanità era annientata con il lavoro forzato, la ripida Scala della morte, i forni crematori ben visibili all'interno del campo: ecco l'inferno), il castello di Hartheim (dove prese avvio il progetto t4 per i disabili, perché considerate vite indegne di essere vissute: migliaia di persone vi persero la vita, assassinate dai nazisti). Raccontare loro quello che è stato, ora che la Memoria (con la scomparsa, a poco a poco, degli ultimi sopravvissuti a quell'orrore) è fragilissima, diventa ancora più importante, così come riflettere con i ragazzi e permettere che comprendano, anche tramite esperienze intense, il valore del rispetto di tutti, l'importanza della pace e la dignità di ogni individuo, rifiutando qualsiasi forma di male, di pregiudizio, di violenza e di indifferenza.