All'origine del grave episodio che ha coinvolto un giovane cuggionese potrebbe proprio esserci un botto inesploso.
Capodanno è passato, tra feste, cenoni, brindisi e purtroppo anche episodi di cronaca negativi che raccontano di autentiche tragedie. Come il giovane 14enne cuggionese che ha perso la mano per lo scoppio di un 'botto', ma anche i tantissimi interventi per ragazzi e giovani che hanno esagerato con l'alcol. Fenomeni non certo nuovi, ma che purtroppo si ripetono puntuali come le feste.
Ma una particolare accortezza ci permettiamo di segnalarla proprio per la gestione di botti, petardi e fuochi d'artificio rimasti inesplosi e su cui permangono dubbi.
Proprio la drammatica fatalità di gestione di uno di questi, infatti, sembrerebbe essere la causa della disgrazia che ha colpito L.R., il ragazzo. cuggionese di 14 anni che ha perso la mano la sera del 31 dicembre.
Se volete smaltire i fuochi d'artificio che non avete utilizzato o rimasti inesplosi, dovete innanzitutto renderli innocui, così da impedire che prima o poi esplodano in maniera incontrollata. A tal fine immergeteli in acqua e lasciateveli per qualche ora (o, ancor meglio, per tutto il giorno). Gettate quindi il tutto in un sacco per rifiuti impermeabile, riempite quest'ultimo di sabbia o terra, chiudetelo in maniera che non possa fuoriuscire nulla e smaltitelo insieme ai rifiuti domestici.
Anche i residui dei fuochi d'artificio esplosi vanno smaltiti con la spazzatura. Batterie e cartone contengono infatti sostanze non riciclabili insieme alla plastica o ai normali rifiuti cartacei. Prima di gettare nella spazzatura i residui di fuochi d'artificio accertatevi assolutamente che non siano bollenti né, tanto meno, incandescenti. Per andare sul sicuro potete immergere anch'essi in acqua per poi gettarli nel bidone dei rifiuti e ricoprirli di sabbia.