Per Natale, sotto le 'Case del Papa' a Niguarda, apre un nuovo 'Emporio della Solidarietà'. In due anni, tre punti di distribuzione di aiuti alimentari con la Caritas.
Ci saranno anche panettone e lenticchie sugli scaffali del nuovo 'Emporio della Solidarietà' di Caritas Ambrosiana che aprirà i battenti proprio all’antivigilia di Natale nel quartiere di Niguarda sotto le cosiddette "case del Papa". Il minimarket solidale, realizzato al piano terreno dei caseggiati ristrutturati in occasione della visita di papa Francesco a Milano, sarà inaugurato venerdì 20 alla presenza del vicario episcopale, mons. Carlo Azzimonti e della vicesindaco Anna Scavuzzo e sarà operativo già da lunedì 23 dicembre e permetterà in questo modo alle prime famiglie inviate dai centri di ascolto della Caritas di fare la spesa poco prima delle festività. "Il periodo delle feste è spesso quello più pesante per chi attraversa momenti difficili. Siamo quindi felici di poter iniziare questo servizio grazie al contributo dei volontari, proprio in vista del Natale», osserva Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. «Con questa inaugurazione - ha aggiunto - prende ormai corpo una vera e propria catena solidale, un vero e proprio abbraccio che cinge la città per offrire un aiuto concreto alle persone nel pieno rispetto della loro dignità, elemento imprescindibile per qualsiasi percorso di emancipazione dal bisogno». «Il nuovo sistema che abbiamo realizzato in questi anni – ha sottolineato - è ormai in grado di reimmettere nel circuito della solidarietà circa 450 tonnellate di generi alimentari e di raggiungere oltre 6mila persone di cui quasi mille solo a Milano". Terzo emporio aperto in città da Caritas Ambrosiana in un paio di anni, grazie al sostegno del 'Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile', il punto di distribuzione di Niguarda è stato ricavato all’interno di un ex negozio abbandonato che si affaccia su via Pietro Monti n.20, all’interno di un complesso di 55 alloggi ex Erp, riqualificati e donati simbolicamente dalla città a papa Francesco durante l’incontro del Santo Padre al Parco di Monza il 25 marzo del 2017. Tramite un bando pubblico gli spazi commerciali sono stati assegnati dal Comune insieme agli appartamenti alla Fondazione San Carlo. Gli alloggi, per lo più bilocali e trilocali, sono stati ristrutturati grazie ai fondi offerti dalla Diocesi di Milano e affittati a canone calmierato. Nell’ambito di questa operazione di housing sociale la Fondazione, sotto la regia di Caritas Ambrosiana, ha recuperato anche l’immobile in precedenza utilizzato per un’attività commerciale. Iniziati lo scorso febbraio i lavori hanno permesso di ricavare nei 180 metri quadrati al piano terra un vero e proprio minimarket con tanto di scaffali, carrelli per la spesa, un registratore di cassa. Nel 200 metri quadri al piano interrato è stato realizzati il magazzino. Benché abbia l’aspetto di un negozio, come tutti gli Empori della Solidarietà anche quello di Niguarda è in realtà un servizio sociale. Il prezzo di ogni prodotto esposto è convertito in un certo numero di punti che ogni utente scalerà dalla tessera elettronica che ha in dotazione sulla quale viene caricato il monte punti complessivo valutato in base al fabbisogno familiare. In questo modo all’Emporio si farà la spesa scegliendo dagli scaffali liberamente quello di cui si ha bisogno, senza doverlo pagare con il denaro, ma spendendo i propri "punti solidarietà". Un sistema che salvaguarda l’autonomia e la responsabilità del beneficiario, aspetti fondamentali per il percorso di emancipazione dal bisogno che gli operatori di Caritas Ambrosiana tentano di perseguire attraverso la pluralità di servizi che sono in grado di offrire anche grazie alla collaborazione con gli assistenti sociali del Comune e gli altri operatori del privato sociale. A preoccuparsi dell’approvvigionamento dell’Emporio sarà Caritas Ambrosiana. I prodotti arriveranno, in parte, dalle donazioni delle eccedenze alimentari offerte dalla grande distribuzione, in parte, dagli acquisti diretti che l’organismo diocesano effettuerà grazie al sostegno del "Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile" e dalle raccolte fondi attivate presso i propri donatori. I differenti canali di rifornimento permetteranno di garantire un assortimento vario che comprende dai generi alimentari ai prodotti per l’igiene personale e della casa, così da soddisfare un ampio spettro di necessità. Attivo tre giorni alla settimana (lunedì dalle 9.00 alle 12.00, mercoledì dalle 14 alle 17, giovedì dalle 9 alle 12) a partire dal prossimo lunedì 23 dicembre grazie agli operatori della cooperativa Farsi Prossimo, all’Emporio di Niguarda potranno accedere le famiglie del quartiere e di quelli limitrofi segnalate dai volontari dei centri di ascolto di Caritas Ambrosiana dei decanti di Niguarda, Zara, Affori e Turro. Dopo l’apertura della Barona il 13 gennaio 2018 e a Lambrate a il 31 maggio 2019 con questa nuova inaugurazione diventano 3 gli Empori della Solidarietà a Milano e 8 quelli complessivamente presenti in Diocesi: fuori dal capoluogo gli altri punti di distribuzione sono a Cesano Boscone (Mi), Varese, Garbagnate Milanese (Mi), Saronno (Va), Molteno (Lc) Questa nuova catena di distribuzione solidale nel 2019 ha offerto 453.434 kg di generi alimentari a persone in difficoltà. I beneficiari sono stati 6.104 persone nella Diocesi, 992 solo nella città di Milano.
I DATI DELL'OSSERVATORIO DELLA POVERTA'
Secondo l’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Diocesi il numero degli utenti che si sono rivolti nei centri di ascolto di Niguarda nel 2019 è aumentato del 14% rispetto all’anno precedente, un incremento maggiore della media cittadina. Sempre secondo questa elaborazione la richiesta di generi alimentari nella città di Milano è stata espressa da un utente su tre (33,4%) nel corso dell’anno benché i bisogni principali rimangano il lavoro e il reddito. "Questi due dati dimostrano che esistono in alcuni quartieri sacche di povertà in aumento che vanno aggredite con maggiore efficacia e che esiste una fascia di popolazione con redditi insufficienti, a causa di lavori non adeguatamente retribuiti o saltuari che è costretta a risparmiare sul cibo per far quadrare i bilanci familiari. Nel paese che celebra il cibo e nella città oggi in cima alle classifiche per vivibilità, ci sono famiglie che non si alimentano correttamente e non riescono a garantire una dieta adeguata ai propri figli. L’apertura degli Empori della Solidarietà proprio nei quartieri periferici è una risposta a questa situazione", osserva Luciano Gualzetti.