La vita intera dedicata alla preghiera, al prossimo e al Signore. L’impegno costante e quotidiano a fianco dei giovani, degli adulti e degli anziani. E, poi, le tante pagine di storia di Castano scritte con la spontaneità, la semplicità e l’attenzione che l’hanno sempre contraddistinto. Perchè anche se da anni ormai la ‘sua’ casa è a Cantù, nella cittadina del nostro territorio don Lino è rimasto e resterà sempre nei cuori e nei ricordi di tantissimi castanesi. E, allora, proprio da noi eccolo di nuovo qualche giorno fa... “Auguri don”: la voce si è levata forte e chiara, un messaggio speciale per una persona speciale e, in fondo, diversamente non avrebbe potuto essere, visto che quello non era un momento qualunque. Eh no, quella era una domenica di grande festa, anzi la domenica dei ringraziamenti e della condivisione per lo straordinario traguardo del 65° di sacerdozio. Già, 65 lunghi anni: “Grazie di cuore per la bellissima accoglienza - dice lo stesso don Lino - L’emozione è stata davvero enorme. Rivedere i luoghi dove sono stato per diverso tempo, ritrovare i parrocchiani di allora e rendersi conto di quanto Castano e la comunità siano cresciute, è stato qualcosa di eccezionale”. Là, nella Parrocchia Madonna dei Poveri (la ‘sua’ Parrocchia per ben 17 anni), alla fine, è stato come tornare indietro a quei periodi. “Era la fine degli anni ‘60 quando sono arrivato - ricorda - e, tassello dopo tassello, tutti assieme si è dato inizio alla vita parrocchiale”. Tante le cose fatte e tante le attività che hanno preso forma. “Il gruppo delle catechiste, ad esempio (ci si incontrava tutte le settimane, alla sera, per preparare la catechesi e i vari appuntamenti con i ragazzi) oppure l’oratorio che, un po’ alla volta, si è allargato (avevamo una struttura provvisoria, ma sufficiente per dare un luogo ai giovani ed alle famiglie dove stare), passando per l’acquisto di un’ex officina (che abbiamo trasformato in bar dello stesso oratorio e in sala di proiezione di film), ma soprattutto ha preso il via, appunto, la vita parrocchiale vera e propria. Nulla di straordinario, ci tengo a sottolineare, si faceva ciò che accadeva in ogni Parrocchia. Forse di particolare, se così vogliamo chiamarla, è stata la volontà di costruire una scuola Materna, collegata con quella che già esisteva gestita dalle suore”. Un mix di immagini, dunque, che, una dopo l’altra, riaffiorano nella mente e che hanno creato un fortissimo legame con i castanesi. “Li ringrazio di nuovo per l’affetto e la stima che mi hanno sempre dimostrato. Un ringraziamento, poi, per la giornata trascorsa insieme e per il clima di grande serenità e spontaneità che si respirava e per l’amore che mi hanno sempre dato, accompagnadomi nel mio percorso e nel percorso fatto fianco a fianco”. E, infine, appunto in questo 2019, l’importante traguardo del 65° di sacerdozio. “La gioia è tanta, allo stesso tempo c’è la riflessione sulle responsabilità che ho avuto e su come ho esercitato il mio compito”.
CASTANO SEMPRE NEL SUO CUORE